Il 10 maggio del 2018 abbiamo avuto il piacere di intervistare Aizawa Yoshikazu e già da allora ci sarebbe piaciuto coinvolgerlo nel nostro “T-Squirt incontra”. L’idea che Aizawa Yoshikazu potesse realizzare degli scatti per noi con le nostre t-shirt ci eccitava e entusiasmava. A tre anni di distanza siamo riusciti a realizzare questo nostro sogno ed è per noi fantastico poterlo nuovamente intervistare per scoprire i suoi ultimi progetti e non solo. Fotografo giapponese, nato nel 1971, vive a Tokyo da quando aveva 29 anni. Yoshikazu lavora come fotografo commerciale freelance per brand e imprese senza rinunciare alla sua passione per le foto erotiche. Dal 2018 Yoshikazu ha pubblicato due libri fotografici : “Look of love” e “Love Silhouette”.
Con quest’ultimo ha documentato la sua relazione con la compagna per circa tre anni. Come ci scrive lui stesso, in questo libro la sua fotografia ha un fine documentaristico. Anche l’ordine e la sequenza della pubblicazione degli scatti è infatti in ordine cronologico. In “Love Silhoutte” Yoshikazu ha documentato tutto, dal momento in cui si sono incontrati al momento in cui si sono separati.
In “Look of Love” è una raccolta in cui ha potuto esplorare, utilizzando le sue parole, “l’oscura forma dell’amore” tramite i suoi scatti. Un progetto questo che include foto realizzate nell’arco di circa dieci anni in cui il fotografo mostra come sia cambiata la sua “teoria fotografica” del “ fare le fotografie” e del “leggere le fotografie”.
Se prima di leggere la nostra nuova intervista avete voglia di scoprire qualcosina in più su Yoshikazu, potete farlo leggendo la prima intervista che abbiamo realizzato con lui CLICCANDO QUI.
Ciao Aizawa, siamo felici di “incontrarti” nuovamente seppur virtualmente. Per prima cosa vogliamo dirti grazie per aver partecipato alla nostra rubrica “T-Squirt Incontra”. Le foto che hai realizzato per noi sono fantastiche. Sono passati due anni dalla nostra ultima intervista, in questo tempo hai pubblicato “Look of love” “Loves Silhouette”. Partiamo dal primo. Come nasce “Look of Love”?
Grazie per avermi sostenuto sempre. Vi sono molto grato.
“Look of love” è una raccolta di momenti che ho fotografato insieme a circa venti ragazze.
Alcuni di momenti, di questi scatti sono stati realizzati quasi dieci anni fa. Nel corso degli anni ho osservato molte donne da una certa prospettiva e, con il passare degli anni, ho accumulato molte foto, che volevo pubblicare in una qualche forma.
Tuttavia, la pubblicazione non è stato un compito facile. Avevo bisogno di un editore che trattasse le donne nelle fotografie non come semplice pornografia, ma come personalità la cui dignità non fosse compromessa. C’è voluto del tempo, ma sono riuscito a trovare un editore che fosse in grado di interpretare le mie foto e le donne in esse contenute in un modo meno fuorviante.
Il tuo secondo libro, “Loves Silhouette” è un racconto fotografico dei tre anni passati insieme alla tua ultima ragazza. Che tipo di fotografie compongono il libro? Che tipo di emozioni hai immortalato nei tuoi scatti?
Giusto. Le foto sono composte in ordine cronologico dei tre anni da quando ho conosciuto la mia ragazza. Naturalmente in quei tre anni sono successe molte cose. Entrambi abbiamo avuto una vasta gamma di emozioni: risate, tristezza, rabbia. Ma è stato un periodo inebriante in cui non riuscivo a controllare le mie emozioni. Fu un periodo molto bello, ricco e insostituibile.
Ho sempre avuto la passione di “documentare” le persone che mi sono più vicine come se fosse il lavoro della mia vita. I sottili cambiamenti nelle relazioni e nelle emozioni che si verificano dopo che le persone si incontrano non sono mai chiaramente catturati nelle fotografie. Tuttavia, cerco costantemente di catturare ciò che non può essere catturato. Credo che questa sia la mia espressione fotografica. Ogni giorno ho affrontato le mie emozioni e ho sentito le emozioni degli altri, e ogni volta che ho sentito un’ondata di entrambe le emozioni, ho premuto il clic della macchina fotografica. Documentando tre anni con questo semplice metodo fotografico, penso di essere stato in grado di creare un libro che ti permetta di sentire e immaginare i cambiamenti nelle mie emozioni, i sottili cambiamenti nel mio rapporto con la mia amante e l’assoluto passare del tempo. Quindi sono molto soddisfatto della struttura dei contenuti.
In questo ultimo anno e mezzo la pandemia ha stravolto la vita di tutti noi. Sia a livello personale che a livello professionale in che modo la pandemia ha inciso su di te e sul tuo lavoro?
Rispetto ad altri importanti paesi stranieri, il Giappone è stato colpito relativamente poco dalla pandemia. In Giappone, il governo non ha avuto alcun potere di imposizione, quindi non è stato possibile per esso vietare alle persone di uscire, ma penso che le agenzie governative abbiano fatto un ottimo lavoro e le persone hanno fatto uno sforzo. Sono sicuro che le Olimpiadi si svolgeranno in sicurezza, anche se ci sono ancora molti problemi. Anche così, il mio lavoro ha subito un bel colpo. Poiché non è possibile fotografare senza incontrare persone, il mio lavoro regolare è stato ridotto a quasi nulla. Per fortuna, tuttavia, i collezionisti d’oltremare mi hanno sostenuto acquistando le mie stampe e magliette con le mie foto in Giappone. Senza quelle azioni affettuose, sarei potuto andare in bancarotta. Ora sto gradualmente tornando in carreggiata e ho intenzione di andare avanti con il mio lavoro.
Quanto ti abbiamo intervistato la prima volta avevi tantissimi followers su Instagram. Poi il tuo profilo è stato chiuso più volte a causa dei contenuti non ritenuti idonei per il social. Cosa pensi di questa censura social nei tuoi riguardi e più in generale della censura sui social?
Come sai, sono stato costretto a chiudere il mio profilo più volte. All’epoca sentivo che era un atteggiamento molto irragionevole, ma ora non mi aspetto che i social media censurati siano un luogo in cui posso esprimermi. Certo, è grazie a Instagram che ho potuto incontrare te e molti dei miei amici internazionali, quindi ne sono grato.
Non credo che i social media come Instagram siano il luogo per presentare attivamente il tuo lavoro ora.
Non c’è mai stato un momento nella nostra lunga storia in cui l’espressione fosse veramente libera. Quindi continuerò a fare ciò che voglio e posso al di fuori dei social media.
Stai lavorando a qualche nuovo progetto?
In questo momento sto lavorando a un seguito di “Look of love” e a una raccolta di fotografie di piante.
Certo, inseguo sempre la donna che amo.
Spero che il modo in cui scatto diventi ancora più semplice ed essenziale.
Tra alti e bassi stiamo tornando alla normalità. In quale paese ti piacerebbe esporre i tuoi lavori e perché?
Ovviamente ho un legame con l’Italia, dove vivi, e ho avuto mostre su piccola scala lì in passato.
Quindi vorrei esporre i miei lavori in Europa, soprattutto in Italia.
Aizawa, grazie mille per il tempo che ci hai concesso. Un ultima domanda. Cosa ti auguri per il futuro sia nella tua sfera personale che in quella professionale?
Grazie a voi per questa intervista.
Vorrei avere un collegamento diretto tra la mia vita personale e quella professionale. Sarei felice se i miei passi potessero rendermi la quantità minima di denaro necessaria.
Finché sono in vita, vorrei conservare più foto che mai.
E spero sinceramente che tutta la mia famiglia e i miei amici si divertano.
Contatti
Instagram: @aizawa_7 e @aizawa_yoshikazu
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