Chi Siamo
Cos’è QUEEF Magazine
Anche T-Queef non significa nulla, è solo un suono prodotto dalla…
Dall’ottobre del 2015 la necessità di ampliare il discorso prende forma e sostanza, seppur virtuale, in T-Queef.
Il piacere di fare qualcosa che ci dà piacere insieme a tante altre persone in un mondo virtuale
Dalla periferia della piattaforma social più seguita al mondo, cresce e si consolida un gruppo “rumoroso”, il luogo in cui l’ io più nascosto dai membri possa avere libero sfogo.
Da Marzo 2018 il gruppo facebook T-Queef diventa Queef Stories e parallelamente sia la pagina facebook, instagram che il blog del sito tsquirt.com diventano invece QUEEF Magazine.
Queef Stories è la Condivisione Rumorosa di arte erotica ricercata e sconosciuta, di sontuosa volgarità e raffinata pornografia.
Il luogo dedicato a tutti i movimenti culturali e artistici che hanno fatto dell’erotismo o della pornografia dei vessilli nella lotta per una sempre maggiore libertà personale e sessuale, osteggiando chi ritiene l’erotismo e la pornografia segnali di bassezza culturale.
Non solo arte però.
Parte fondamentale del gruppo, le storielle di cronaca, immagini e illustrazioni sarcastiche e irriverenti, che hanno come comune denominatore l’erotismo.
È questo mix a rendere speciale Queef Stories: non troppo serio da risultare noioso, non troppo forzatamente ironico da risultare stucchevole.
QUEEF Magazine invece è uno e trino. Ha un profilo seguitissimo su Instagram che ci fa schizzare di gioia e soddisfazione. Artisti di tutto il mondo infatti apprezzano come viene trattato l’argomento dell’erotismo e sono ben lieti di essere ospitati all’interno di questo spazio virtuale. Il magazine online invece offre interviste ad artisti di tutto il mondo e interessanti articoli dedicati ad eventi o a aspetti della sessualità dei più vari. Infine la pagina facebook, contenitore di tutte le declinazione del progetto QUEEF presenti in tutti i canali social.
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Il nostro team:
Enrico Miceli nasce a Cosenza circa 40 anni fa, a parte un breve periodo romano attualmente vive nella città dei bruzi.
Con un diploma di perito tecnico informatico cerca di farsi una formazione adeguata frequentando le facoltà di Ingegneria, Geologia e Dams Multimediale presso l’Unical, ma non conseguirà mai una laurea, in compenso frequenterà con successo la Scuola Internazionale di Comics ‒ Accademia delle Arti Figurative di Roma.
Da dieci anni lavora con la Grapfical Creations ‒ laboratorio di arti grafiche, assumendo in modo camaleontico le figure di Graphic Designer ‒ Cartotecnico ‒ Operatore macchina da stampa digitale e offset.
Nel frattempo collabora con Expert Italia, Società Spazi Comuni e VCA Studio come grafico freelance.
Nel 2014 assieme a Enrico Mirabelli e Francesco crea T-Squirt di cui cura le grafiche.
Instagram: instagram.com/em.design75
Enrico Mirabelli nasce a Cosenza nel febbraio del 1984 sotto il segno dei pesci. Da due anni vive negli autobus che collegano Roma a Milano. Per dieci anni ha lavorato come Perito Agrario nello studio familiare, fino a decidere di dedicarsi esclusivamente alla sua passione: il brand T-Squirt.
Dalle zappe alle zinne.
Cura i contatti con i fornitori e a volte anche il ragioniere contabile alla Filini, ma non organizza i viaggi aziendali. Nel 2015 e nel 2016 ha organizzato e curato, insieme ad Enrico Miceli e a Francesco, e grazie alla preziosa collaborazione per la sezione cinema di Elio Primevo ,due mostre-evento dedicate all’erotismo dal nome PièceOFF ‒ Visioni senza filtro ospitando oltre 100 artisti nelle due edizioni.
Nel tempo libero cerca di nutrirsi di cose belle e di cose brutte. Film, libri, musica. In continua ricerca di nuove idee, adora fantasticare e realizzare.
Ama i gatti, ma non è psicopatico. Forse.
Per la crew-famiglia di sporcaccioni si occupa di social media ed editor.
Instagram:instagram.com/enrico.mirabelli
Facebook:facebook.com/enrico.mirabelli.84
Francesco Mirabelli aka Paconazim, nato a Cosenza, vive a Roma da circa vent’anni.
È tra gli organizzatori della serata Amigdala e Glamda, che rappresentano ormai da anni un punto di riferimento per la musica elettronica e per il mondo lgbtq romano e non.
Ha coprodotto diversi eventi di importanti artisti internazionali: Apparat, Ellen Allien, Elephant, Felix da Housecat, Kap Bambino, Hot Chip, Jessie Rose, Ladytron, Miss Kittin, Peaches, Rex The Dog, Wolfgang Flur (Kraftwerk) e tanti altri ancora. Ha lavorato in alcuni dei club e live club più importanti di Roma (Brancaleone, Circolo degli Artisti, Ex Dogana, Goa, Lanificio, Largo, Rising Love etc) e collaborato con spazi quali Forte Prenestino, Rialto Sant’Ambrogio, Strike, La Torre.
È stato visual presso il Gourgeous Iam e il Gay Village. Ha partecipato a festival quali Crack, Electrode e ha collaborato con la crew vj Clichè video.
Per T-Squirt e Queef magazine si occupa di social media, digital strategy e customer care.
Instagram:instagram.com/paconazim
Facebook:facebook.com/paco.mirabelli
I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici
Alessandro Giannace nasce a Cosenza nel 1979, dal 2000 vive stabilmente a Roma.
Le radici calabre sono responsabili del contatto con T-Squirt, con cui collabora sin dai primi momenti.
Laureato in Scienze della comunicazione lavora come giornalista free lance e collabora con diverse testate online. Scrive di sport, musica, cucina e ristorazione. A volte fa un’incursione dietro i giradischi per passare un po’ di musica, altre dietro i fornelli per intrattenere col sapore. Ama definirsi uno di quei centrocampisti che fanno il lavoro oscuro, collegando i reparti del campo e sfoderando, quando serve, il guizzo di classe.
Per T Squirt fa il “lavoro sporco”, revisiona bozze e traduce improbabili domande da passare agli artisti.
Sta ancora capendo cosa vuole fare da grande.
Paolo Giannace aka Kung Paolon nasce più o meno a metà del ’77 a Cosenza. Cresce fino ai 16 e poi ‒ dichiara ‒ mi “sicca” andare avanti.
Gli piacciono il rock ‘n’ roll, i film, i fumetti e un po’ tutta la roba che gli gira intorno.
Pigro, eretico e permaloso, voleva fare l’attore famoso tipo brus uillis ma i poteri forti non hanno voluto. Non pensava di dover mai scrivere una bio in poche righe, e comunque ‒ dichiara ‒ chi cazzu ti guardi?
Per T-Squirt Si occupo di fare il badante a distanza per il socio più tenerone, lo asseconda quando gli viene richiesto di scrivere su qualsiasi argomento.
Elena Giorgiana Mirabelli è nata a Cosenza. Laureata in Filosofia a Cosenza, ha un PhD
palermitano in tasca e il Master Holden torinese nel cuore. Ha curato il testo “I Segni delle
norme” (2009) per la Carocci, ha collaborato alla redazione de “La frontiera addosso” di Luca
Rastello (2010) per la Laterza. Ha visto pubblicato suoi racconti su blog, antologie e riviste
(RVM). È parte della redazione della Coessenza|casa editrice
Attualmente è redattrice e responsabile progetti di Arcadia book&service.
Perchè T-Squirt
Il re è nudo! Spogliamo il re! Vestiamo il re!
Figli della terra Bruzia chiamata Cosenza, cresciuti nella periferia delle periferie abbiamo visto il re e abbiamo pensato di rivestirlo.
Abbiamo visto la trama consunta dei suoi vestiti. E abbiamo deciso di rivestirlo, ridicolizzando divertendo.
Questo il nostro folle brand.
Il nostro modo per riflettere e proporre idee.
Il nostro modo per costruire un altrove.
La sessualità non è una qualità intrinseca della carne, e neppure un impulso biologico. Essa è una maniera di modellare l’io nell’esperienza della carne, la sessualità è una sorta di opera d’arte».
Parafrasando Michel Foucault, lo squirt è probabilmente l’espressione che meglio si confà all’Idea di Arte che abbiamo nelle nostre teste (sanamente) malate. Per apprezzare le opere d’arte non bisogna fermarsi alla prima visione delle cose, bisogna andare oltre. Bisogna capire chi sia il nemico o quale via si voglia indicare disegnando un quadro, girando un film, componendo musica, scrivendo testi o … “facendo magliettine”.
Noi abbiamo scelto di schizzare idee sulle vostre T-Shirt.
Questo il nostro mezzo per mettere alla berlina il bigottismo, il moralismo e le idee bacchettone che sono diventate troppo comuni.
Abbiamo scelto lo Squirt, perché la componente mentale è fondamentale per la sua riuscita e soprattutto perché è l’atto capace di far crollare la diga moralistica imposta dagli altri o da se stessi.
Che il flusso di idee sia libero, che la sua potenza inebrii di gioia le secche e aride distese delle nostre vite.