Danilo “Danny” Bellone nasce a Caserta nel 1989, sin da bambino comincia ad appassionarsi al disegno ai film horror grazie al padre e al fratello più grande. Facendo della musica estrema il suo background principale, si dedica a disegnare con lo stile delle coverart dei suoi album preferiti, prediligendo in particolare il lettering dei loghi dei gruppi Death e thrash metal.
Dopo il liceo quindi, forma varie band con cui suona nel casertano e napoletano, sia come chitarrista che come vocalist.
Nasce così la CBC crew (Caserta Beatdown commando), un collettivo di amici stretti che condivide le stesse passioni, ma nello specifico, un collettivo di bands, tatuatori, designers e sound engineers, con cui gira gran parte dell’Italia e parte dell’Europa. Nel 2016 inizia a lavorare come tecnico audio/luci per un teatro del casertano, ma parallelamente continua a collaborare con bands italiane e non, disegnando per loro loghi, t-shirts designs e album covers, coltivando sempre di più una passione sfrenata per l’illustrazione estrema: sangue, frattaglie, organi genitali in bella vista e tante altre amenità.
Partecipa a svariate conventions italiane, affianco di artisti come Zerocalcare e tanti tanti altri provenienti dall’ambito artistico DIY/punk/hardcore.
Dopo l’arrivo del Covid19 e del conseguente lockdown, abbandona il teatro per lavorare in soundlab, un complesso di sale prove e registrazione che si occupa anche di noleggio impianti audio/luci.
Attualmente suona in due bands chiamate DA4TH e IMPERIALS e continua a disegnare per artisti musicali di vario genere.
Ringraziamo Danilo “Danny” Bellone per il disegno che ha realizzato per noi, con la t-shirt Pugnetta in barattolo by T-Squirt, e per aver partecipato alla nostra rubrica “T-Squirt incontra” (CLICCA QUI per leggere le altre interviste).
Buona lettura e buona visione.
Ciao Danny e grazie sia per il tempo che ci hai dedicato che per il disegno che hai realizzato per noi. Iniziamo la nostra intervista chiedendoti quando e come nasce la passione per il disegno?
Ciao a tutti gli amici e le amiche di Queef Magazine e grazie a voi! Allora, la mia passione nasce da quando ero molto piccolo e grazie a mio padre. Insieme a lui disegnavo ciò che vedevo nei film e nei cartoni animati. Ovviamente si parla di film horror/fantascienza/fantasy e cartoons come “The real Ghostbusters” o “Filmation’s Ghostbusters”!
Sei appassionato di film horror. Questa passione come ha caratterizzato il tuo modo di disegnare?
Ho sempre pensato che disegnare ciò che vedevo negli horror fosse molto più divertente che disegnare cose ordinarie, infatti è un tipo di cinema che non trascura i particolari, i colori e la caratterizzazione dei personaggi protagonisti!
Suoni in due band e sei appassionato di musica metal. Come la musica influenza il tuo immaginario? Quando disegni che musica ti ispira?
Se una band decide di collaborare con me per la realizzazione di una coverart o t-shirt design, preferisco sempre ascoltare la loro musica, mi permette tramite l’ascolto e la lettura dei testi di entrare perfettamente nel “mood” richiesto. In generale però metto su la mia playlist di spotify di più di 1500 brani, in casuale! Quindi potrei passare dai Dismember agli Squallor con grande facilità!
Le tue illustrazioni hanno nel black humor la loro cifra comunicativa. Un’ironia tagliente, dissacrante e cruda. Cosa ti attrae da questo modo di comunicare?
Mi piace la provocazione, triggerare qualunque tipo di emozione nel “leggere” alcuni dei miei disegni… disgusto, divertimento, ribrezzo, eccitazione, oppure tutte e quattro insieme! Ma di base mi piace molto ridere con chi apprezza ciò che spingo! Inoltre penso che qualunque tipo di arte che va al di là del normale, può comunicare qualcosa di forte mille volte di più.
Rimanendo sul tema del black humor, ci sono degli artisti, comici, illustratori o altro che ti hanno ispirato o che ami particolarmente?
Mah, credo che ciò che faccio sia una somma di tutto ciò che ho visto e apprezzato nel tempo…quindi serie animate quali Simpsons, South Park, i Griffin, oppure le commedie sexy di Lino Banfi ed Edwige Fenech, credo che abbiano contribuito a sviluppare un mio modo di disegnare che penso sia molto personale. Anche il fatto di integrare ai disegni un tipo di lettering che richiami i loghi delle band grindcore o death metal. Insomma credo che incappando in un mio disegno, sia intuibile ciò che mi piace vedere o ascoltare!
I tuoi disegni alternano il colore e il bianco e nero. Come scegli che strada percorrere a livello di colori?
Dipende da una “soddisfazione” visiva che mi prende mentre disegno, decido in maniera molto istintiva se voglio colorare tutto o solo il lettering o se voglio lasciarlo in bianco e nero ancora prima di finirlo, non ho uno schema ben preciso, se decido di colorarli preferisco colori molto vivi e pulsanti, altrimenti anche il bianco e nero molte volte va bene.
Come tematiche non ti fai mai mancare il sesso. Declinato sempre a tuo modo. Hai avuto problemi di censura su Instagram? Cosa ne pensi della censura sui social?
Ho ogni giorno problemi di censura su Instagram! Credo di essere a un passo dalla chiusura del mio profilo personale, già è successo col mio canale YouTube, dove giuro non ho fatto nulla ahahhahahah! Beh che dire, la censura è una merda. Credo che ci siano cose ben più gravi, mostrate con orgoglio sui social, che andrebbero tirate giù senza pietà, come organizzazioni fasciste e non che spingono le loro “ideologie” violente in totale libertà, maltrattamento di persone e/o animali, contenuti in generale abbastanza discutibili. Ormai la tecnologia è così avanzata che un algoritmo dovrebbe saper distinguere un disegno da una foto reale. Sono stato costretto, con una delle mie ultime illustrazioni, a dover cambiarne i colori, per poter raggirare l’algoritmo. In definitiva credo che disegni, illustrazioni splatter, porno o erotiche, non rechino alcun danno a nessuno, anche perché esistono miliardi e miliardi di profili femminili dove vengono mostrati genitali, ma l’algoritmo di Instagram e di altri social preferiscono buttare giù i miei disegni! Anche nei film c’è stata questa cosa, poi finalmente hanno capito che era tutto inutile! Ricordo tante pellicole trasmesse dalle reti televisive pubbliche, “smembrate” delle parti migliori.
Piace a tutti guardare i culi, ma se lo disegno io e come dico io non va bene ahahahhahah.
Se nella censura c’è il lato negativo dei social, d’altra parte quest’ultimi hanno avuto negli ultimi anni un ruolo importante nella condivisione dell’arte. Quale idea ti sei fatto sul mondo social?
Quello di internet è un mondo fantastico e penso lo sappiamo e constatiamo tutti. Quello dei social networks sarebbe altrettanto bello se permettesse DAVVERO alle persone di connettersi anche nella vita reale, in tutti i sensi del termine ahahhhah! Dovrebbe essere il mezzo per una azione reale, cioè quella di darsi un appuntamento per fare qualunque cosa che non richieda l’uso di uno smartphone. Invece sembra che si punti a vivere una vita “reale” sui social. Anche se devo ammettere che grazie a loro ho iniziato a lavorare con il disegno, penso che senza non mi sarebbe stato possibile, anche perché a differenza di tanti artisti che fanno “quello e quello”, non ho mai fatto abbastanza bombing da definirmi writer e soprattutto, non tatuo. Quindi non ho avuto negli anni tutta sta “visibilità”… ma chi è nell’underground mi conosce molto bene ;).
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Non ne faccio molti, anche perché non mi piace troppo aspettare. Quindi tutto ciò che progetto mi auguro sempre di terminarlo al più presto possibile…ma hey, siamo tutti dei gran procrastinatori.
Danny, grazie ancora per averci concesso di intervistarti. Un’ultima domanda. Quali sono i tuoi sogni da illustratore?
Il mio sogno da illustratore è quello di creare un numero infinito di cartoni animati, fumetti, gadgets, videogames e soprattutto lavorare a stretto contatto con le bands che ammiro.
Grazie mille a voi, ci si becca sui social e si spera dal vivo ASAP!
Contatti
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