“Per me creare un immaginario di identificazione attraverso la moda è tutto. Illustrare e ricamare placa il mio animo inquieto”. Mario Sabatini

Mario Sabatini proviene dalle verdi terre dell’Abruzzo, terra di tradizioni e storia. Si trasferisce a Roma nel lontano 2009, dove dopo gli studi artistici, frequenta lo IED (Istituto Europeo di Design), indirizzo Fashion Designer, specializzandosi in Menswear. La moda per Mario Sabatini è un sogno, una passione, una forza che lo aiuta a capire il mondo e le persone che lo circondano.
Ha cominciato a disegnare ancor prima di parlare. Da piccolissimo inizia a disegnare volti, abiti, ispirato dai manga giapponesi, dalla musica e più in generale dagli anni che lo hanno visto crescere, ovvero quegli anni ’90 ritornati oggi prepotentemente di moda.
La sua curiosità, lo ha portato a viaggiare, diversificando le sue esperienze lavorative, dandogli modo di comprendere maggiormente il comportamento sociale. La voglia di cambiare e di trovare nuove ispirazioni, nel 2015 lo spinge nella Repubblica Domenica dove avvia il suo primo progetto indipendente di creazione e vendita di t-shirt. Torna in Italia, e approfondisce le doti di sartoria, modellistica e ricamo presso una nota insegnante.
Oggi intraprende questo nuovo progetto unendo l’illustrazione con il ricamo con il nome di “exKhaos”.
D.Eccoci qui Mario, non vogliamo rubare tempo prezioso per la tua creatività e iniziamo quindi subito con le domande. La prima: Dall’Abruzzo a Roma, dove prima hai studiato Fashion Design presso lo IED specializzandoti in Menswear, e dove tutt’ora vivi e lavori. Quando è nata la tua passione per la moda?
R.La passione per la moda credo sia nata con me. Ho cominciato da piccolissimo a disegnare figurini, volti, abiti. Essendo un figlio degli anni 90 mi hanno influenzato i manga giapponesi e la musica con il filtro moda. Evito di citare artisti.
D.Leggendo la tua storia, i tuoi studi, non ti nascondo che la prima cosa che ho pensato è stata: “Hey, ma perchè non prova un’esperienza a Milano? Cazzo figa.” . Cazzo figa l’ho aggiunto dopo in realtà. Ritornando seri, hai mai pensato a cambiare città? Oppure anche Roma offre tutto quello che un giovane e promettente fashion design desidera?.
R.Ahahah, adoro( riferito alla battuta). Mah, ti dico, viaggiando (per quello che ho potuto finora) ho capito che il benessere personale deve stare dentro di noi, se cʼè benessere cʼè ispirazione! Ogni cosa da stimolo per creare. Roma è la mia citta. Mi sento a casa, protetto e al sicuro! Sotto lʼaspetto “fashion” non offrirà le mille possibilità di Milano, ma oggi con internet e i social la connessione tra le persone è senza confini. Fisicamente dove vuoi e sempre connesso
col mondo. Questa è la mia filosofia.
D.Sappiamo che hai iniziato a disegnare prestissimo e conosciamo il tuo amore per il disegno. Qual è stata la scintilla che ti ha fatto invaghire di questo mondo e qual è lo stato d’animo prorompente mentre crei i tuoi disegni?
R.La scintilla? Descrivere attraverso lʼillustrazione concettuale un mondo folle ma sensato dove il significato cambia a seconda di chi e come indossi il capo. Per me creare un immaginario di identificazione attraverso la moda è tutto. Illustrare e ricamare placa il mio animo inquieto.
D.Il tuo stile è minimale, pulito e preciso. Ci sono illustratori che ami o che hai avuto come riferimento nella ricerca del tuo stile?
R.Lʼispirazione può avvenire attraverso diversi processi e vari canali. Non ho mai limitato la mia curiosità. La street art è la mia fonte di ispirazione più ampia (che poi a pensarci sono illustratori
anche loro.) Non nego che ho le miei icone che seguo e amo ( da Gianni Versace , Fellini,
Almodóvar, Vetements a i miei genitori e amici) che hanno un forte impatto sul mio stile, perché la storia insegna, il presente vive e il futuro cambia.
D.Hai avuto un esperienza nella Repubblica Domenicana dove hai avviato il tuo primo progetto di t-shirt. Siamo curiosi di saperne di più. Com’è andata?
R.È nato tutto per caso. Li risiede il fratello di mia madre, mi ha accolto insieme alla sua famiglia, facendomi conoscere una cultura a me sconosciuta, mi hanno donato occhi nuovi. Mio zio è un
pellettaio e mia zia una sarta modellista. Mescolando il loro saperi ho capito come trattare e rispettare i tessuti e come lavorarli. Un’esperienza migliore perfino del tipico e standard stage in azienda. Un percorso di crescita emotiva e professionale, una palestra di vita! Da lì con mia cugina e alcuni suoi amici, abbiamo deciso di avviare il nostro primo progetto collettivo: Tshirt illustrate e accessori in pelle, tutto realizzato a mano (con quello che riuscivamo a rimediare in giro.) È stato
emozionante e stimolante andare in giro a fare mercati in una città sconosciuta, parlando un altro idioma. Ho compreso che il benessere interiore è il primo step per il successo!
Domanda.Noi le cose fatte a mano fanno impazzire. E se mi fermassi qui la cosa potrebbe sembrare ambigua. Aggiungo allora che amiamo anche le t-shirt. Hai avuto l’idea di unire il ricamo, rigorosamente fatto a mano, con l’illustrazione e la moda. Com’è nato questo connubio e com’è nato il nome del tuo brand Exchaos?
R.Anche il progetto exKhaos è nato tutto per caso. Dopo lʼesperienza nella Repubblica Domenicana sono tornato pieno di idee e ispirazione che ho dovuto mettere da parte per altre vicende e situazioni personali. Ad Agosto 2017 mi sono fermato a riflettere, mi sono chiesto come riportare in vita il vecchio progetto “ T-shirt Illustrate” iniziato nella Repubblica Domenicana e come convertirlo per tirar fuori qualcosa di nuovo. Cercavo qualcosa di poco costoso e diverso, che resistesse ai lavaggi, visto che la t-shirt insieme allʼintimo sono i capi più soggetti a lavaggi costanti. E allʼimprovviso lʼilluminazione: il ricamo. Era il metodo più efficace e meno costoso che mi veniva in mente, diverso dalla serigrafia e molto più cool. Mia madre, ricamatrice per passione è stata la mia preziosa insegnate. È stato come comprendere che ciò che cercavo era sotto i miei occhi, dentro il cesto da ricamo in attesa di essere utilizzato. Ho imparato in pochi mesi una tecnica che attraverso impegno e costanza ho affinato e continuo a migliorare. ExKhaos è greco e significa “Nel caos”. Caotico, sessuale, corretto, scorretto, uno stile preciso che ti permette di vedere e farsi vedere.
D.I disegni “Mujer” e soprattutto “Liberacion del cuerpo” denotano una tua attenzione particolare sulle donne. Come e perchè hai realizzato questi disegni e cosa vogliono rappresentare?
R.Ho voluto illustrare le donne perché hanno sempre fatto parte del mio caos, sono la mia luce guida. Sono le creature più strane, complesse e curiose che il mondo potesse desiderare e per tanto vanno rispettate e venerate perché il mondo, senza di esse, sarebbe in uno squilibrio cosmico.
D.Mario, grazie mille per il tempo che ci hai dedicato nel rispondere alle nostre domande. Oltre ad augurarti il meglio per il tuo lavoro ma anche per te personalmente, vogliamo chiederti un ultima cosa, riguardo il tuo futuro. Hai progetti in “sartoria”? E qual’è il tuo sogno più grande?
R.Di progetti in sartoria ne ho molti! Spero di continuare a fare ciò che amo e sopratutto che la persone continuino ad apprezzarlo Alla fine se ci pensi, in questo tipo di lavoro se hai una chiave di lettura semplice e chiara che ognuno può personalizzare cʼè speranza di continuare, altrimenti diventa un hobby per se stessi. Concludo con un detto per me esempio di vita: “Fai ciò che ami e non lavorerai un giorno”
Contatti
Sito: exkhaos.it
Instagram: @ex_khaos
Facebook: @exkhaos

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