Durante questa quarantena è nata una fanzine erotica creata e ideata dall’illustratrice Alice d’Apolito con il creativo aiuto di Cheena., il suo nome è “Fanzelle“.
Fanzelle è una fanzina erotica autoprodotta in A5 e in B/N, nella quale gli artisti sono per ora tutte donne ma è aperta a tutt*.
All’interno della fanzine sono ospitate fotografie illustrazioni ma anche tanto altro. Fanzelle infatti è una fanzina interattiva dove viene condivisa arte, idee, racconti, giochi e una sorpresa finale che scoprirete solo acquistandola.
Ogni copia di Fanzelle è numerata e siamo felici di poterla ospitare sul nostro sito (CLICCA QUI).
Per il lancio della fanzine abbiamo avuto il piacere di intervistare Alice d’Apolito che ci ha raccontato come e perché è nata Fanzelle e ci ha spoilerato qualcosina sul prossimo numero.
Domanda. Ciao Alice, siamo felici di poterti intervistare e di poter ospitare la vostra fanzine sul nostro sito. Iniziamo dal nome, Fanzelle. Perché questo nome?
Risposta. Ciao! Intanto grazie di ospitarci! Il nome “Fanzelle” è nato in chat con Giulia un po’ per caso e molto per gioco. La versione ufficiale è che, dopo diverse storpiature del termine “fanzine”, “fanzelle” ci ha conquistato perché racchiude ‘elle’ che in francese significa ‘lei’. Ma se vogliamo proprio dirla tutta, quel che ci ha davvero sedotto fin da subito è il suono della parola “fanzelle” (se lo si pronuncia così come è scritto) perché ci fa venire in mente un tipo di pasta fresca. Ancora ne ridiamo!
D. Chi c’è dietro fanzelle? Quando e perché è nata la fanzine?
R. F***ING quarantine, la voglia di conoscere e di creare partecipazione e collaborazione in un momento di mancato contatto con la vita reale. Ho cercato nuove forme di connessione, anche con altre parti del mondo, per divulgare idee e un “contatto” tra corpi senza restrizioni.
D. Il primo numero di Fanzelle è stato realizzato con sole artiste donne. Una scelta o un caso?
R. A dire il vero non ci siamo mai date restrizioni relative al genere… ma alla fine ci siamo ritrovate a essere tutte donne! Chiunque può contribuire con la sua ‘eroticità’ a Fanzelle scrivendoci a fanzelle@outlook.com.
D. Come hai scelto le artiste presenti in questo primo numero? C’è una specificità che cerchi in ognuna di loro?
R. Ho scelto le artiste in questione perché ognuna di loro è ‘unique’ e guardando la loro arte mi è sembrata genuina e reale, senza falsità dietro. Mi sono piaciute le loro linee di disegno e il fatto che in ogni illustrazione e fotografia potessi riconoscerne il tocco “intimo” e personale. In più, cerco sempre qualcosa che riesca a trasmettermi un’idea o una sensazione, raccontarmi un po’ di più su di me o in cui possa rispecchiarmi.
D. La fanzine non racchiude solo fotografie o illustrazioni. Vuoi raccontarci come è nato questo prima numero e cosa troveremo nelle sue pagine? Senza spoilerare troppo però.
R. Mhmh… a me piace tanto giocare e dare fastidio: volevo che Fanzelle rispecchiasse un po’ me stessa e i miei momenti di gioco. Per questo abbiamo deciso di inserire anche quella che ci piace chiamare una “storiella erotica” e diversi passatempo interattivi, alcuni in doppia lingua inglese-italiano. Ci piaceva l’idea che il tema della sessualità valicasse la linea del personale e del segreto per entrare in una dimensione più collettiva e leggera, anche frivola.
D. Fanzelle affronta le sessualità. In che modo lo fa? Quale linea editoriale vi siete date e perché?
R. Sì, vuole affrontare la sessualità di ogni giorno senza prendersi troppo sul serio e liberarsi dall’ipocrisia affrontando anche diversità sessuali.
Devo ammettere che, essendo la prima fanzine che creo, non abbiamo davvero messo in campo una vera e propria linea editoriale: Fanzelle è nata giorno per giorno, da un confronto (e tante risate) dopo l’altro. Ma sicuramente si distingue per il suo stile essenziale, poco pretenzioso e “artigianale” direi – ricordi l’assonanza con la pasta fatta in casa?!
D. La fanzine è autoprodotta, in bianco e nero e nel classico formato A5. Una vera è propria fanzine underground vecchio stile. C’è qualche fanzine che vi ha ispirato?
R. Si si! Mi sono sempre piaciute le fanzine underground e la storia che racchiudono.
Quando penso a una fanzine mi viene in mente Robert Crumb quando disegnava per la Snatch Comics fumetti autoprodotti e li distribuiva sotto banco alla fine degli anni 60. Ma penso anche alle Tijuana Bibles prodotte in America dal 1920 al 1960: piccole bibbie di fumetti con un taglio pornografico vendute anch’esse sotto banco!
D. Se dovessi dire tre nomi di artiste che ti piacerebbe tantissimo ospitare su Fanzelle, che nomi mi diresti e perché?
R. Tara Booth per il suo saper interpretare in modo giocoso, originale e divertente topic poco dibattuti e molto personali.
Magiò, artista che ospitate anche su QUEEF, per la sua capacità di rappresentare una vivacissima ironia con i colori pastello.
Marion Fayolle per l’immediatezza mai banale e per la fantasia con cui ci svela quel che non si vede del reale.
D. So che stai già lavorando al prossimo numero, puoi darci qualche anticipazione?
R. Nel prossimo volume vogliamo sbizzarrirci ancora di più: inseriremo nuovi giochi, comics, leggende e aneddoti di avventure sessuali reali o immaginarie. Ma solo seguendoci scoprirai di più…
D. Alice, grazie per il tempo che ci hai concesso e non vediamo l’ora di avere tra le mani anche noi la tua /vostra fanzine. Siamo molto curiosi non te lo nascondo. Un’ultima domanda. Che aspettative hai riguardo Fanzelle? E che sogni hai per questa fanzine?
R. Grazie a voi! Sogni? Sicuramente erotici!
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Condivisione Rumorosa di arte erotica ricercata e sconosciuta, di sontuosa volgarità e raffinata pornografia.