FedX, è un architetto e illustratore di trentasei anni. La sua arte nasce come una valvola di sfogo, così come il suo account Instagram. Ovvero uno spazio per condividere una cosa ama molto fare. Disegnare infatti è stata sempre sua passione.
L’ultimo anno per lui è stato difficile e dopo aver affrontato certe situazioni personali che gli hanno fatto capire che non deve avere paura ad essere quello che lo rende felice solo per la paura di essere giudicato, e per consiglio di un suo amico ha deciso di creare profilo FedX per spremere i suoi pensieri, desideri e capire se sono condivisi anche da altri. Fin’ora non pensava che le sue illustrazioni potessero avere un potenziale, tanto che lui stesso definisce “sperimentazione” questo suo momento artistico, sottolineando come ancora non abbia una forma definita. FedX esprime gratitudine per chi ama ciò che disegna e per come lo disegna, definisce la sua arte come un riflesso di ciò che è. “Credo tutti abbiamo dei desideri che a volte per tabù o altri motivi non riusciamo ad esprimere, e io sarei volentieri la mano che disegna quello che altri vogliono dire a traverso il mio arte”. FedX.
Ciao FedX, è un piacere per me intervistarti e ospitare le tue illustrazioni su Queef Magazine.
Per prima cosa vorrei ringraziarti per il disegno che hai realizzato per tsquirt. Poi vorrei subito iniziare l’intervista chiedendoti della tua passione per il disegno. Quando nasce e ricordi i tuoi primi disegni?
Devo dire che non credo di essere in grado di pensare a un punto o momento specifico della mia vita quando ho scoperto di avere questa passione per il disegno, ma se ci penso, credo che sia stata una cosa da sempre, perché ho questi ricordi fin da piccolo con una matita in mano. Sempre ho pensato che questa visione e passione del disegnare era come una estensione del mio immaginario che si manifesta attraverso un pezzo di carta. Alcune persone esprimono quello che pensano e sentono con la musica, altre con le parole, io lo faccio con i miei disegni.
I tuoi studi di architettura ti hanno in qualche modo indirizzato riguardo lo stile delle tue illustrazioni?
Credo sia stato lo opposto, cioè, è stata la mia passione per il disegno che mi ha portato a studiare architettura. Quando ero adolescente il mio sogno era di diventare fumettista, ma ho capito subito che era molto difficile da realizzare come obiettivo e ho pensato che comunque amando il disegno l’architettura mi consentiva di continuare a sviluppare questa passione per il disegno. Durante i miei anni studiando architettura ho scoperto la mia passione per gli acquarelli.
Nella realtà la mia professione al giorno di oggi non ha tanto di questo, ed è per questo che ho deciso di riprendere i miei disegni come hobby ma anche come un modo di trasmettere quello che penso a traverso il disegno.
Ho notato che nei primi tuoi post l’uso del colore era limitato, mentre oggi lo utilizzi di più. Come nasce il tuo stile? Sia nel tratto che nella scelta dei colori.
L’arte digitale è un nuovo mondo per me, ma mi consente di esplorare altre tecniche che trovo molto interessanti e penso sia fino adesso un continuo cambiamento, che sto amando tanto. I miei primi disegni avevano l’uso del colore più limitato semplicemente perché volevo utilizzare il colore che creare del contrasto o accentuare certe cose, e non avevo tanta conoscenza di come colorare. Per questo motivo me vedevo anche un po’ limitato.
Invece nei miei ultimi disegni cerco di fare uso del colore come parte della composizione, cercando di dare più profondità e valore al disegno. Penso sia ancora su un processo di evoluzione e cambiamenti dove sto imparando tante cose nuove con ogni disegno che faccio e me sta permettendo di sviluppare il mio proprio stile.
I tuoi nudi maschili spaziano dall’essere erotici e a volte ironici. A volte entrambe le cose insieme e non è facile riuscire in questa sintesi. Qual è il tuo background che alimenta il tuo immaginario?
Il mio immaginario è qualcosa che a volte neanche io riesco a capire come funziona bene. A volte sento che quando vedo o penso a certe situazioni il disegno si ricrea nella mia mente all’instante e fin dall’inizio so già cosa vorrei fare e disegnare. Ma mi diverte anche pensare che la ma inspirazione proviene da diverse fonti e situazione come può essere, il gioco de parole, oppure qualcosa che rappresenta la persona che sto disegnando, o qualcosa che rappresenta la comunità, oppure qualcosa che trovo possa trasmettere un messaggio. Non penso il mio stile sia legato a una sola tematica mi piace cambiare approccio a seconda del disegno.
Definisci questo tuo percorso artistico come “sperimentazione”. Perché questa definizione?
Ho deciso di recente di accettare la mia omosessualità, e non negare più, una cosa che mi rende felice anche se ancora sento tanta paura di affrontare tante cose.
So di fatto che è ancora un percorso che sto transitando con tutto quello che comporta accettarsi a uno stesso.
Il disegno mi ha permesso di esprimere cose che sentivo che non potevo dire a parole. Essendo nuovo nel mondo gay, trovo che tante cose attirano la mia attenzione, e sento che l’ispirazione proviene da cose che non avevo mai pensato o immaginato prima, ed e questa voglia di scoprire questo mondo che mi spinge a disegnare.
La sperimentazione nasce di un mix tra la mia curiosità e scoprire una parte di me che ancora è un mistero.
Cosa ti ha avvinato all’illustrazione erotica o di nudo?
Credo che l’illustrazione erotica o di nudo possono essere tanto sexi e attraenti quanto una bella fotografia, il vantaggio del disegno rispetto alla fotografia e che non ci sono dei limiti a quello che si può fare. Credo che una situazione erotica possa essere tanto eccitante come una situazione esplicita di un nudo, ma trovo che entrambi sono a loro modo molto accattivanti. Il nudo artistico ha un fascino che mi prende ogni volta che faccio un disegno, quando mi tetto a disegnare il tempo sparisce e a volte sto delle ore senza pensare ad altro.
Riguardo l’ultima domanda, hai mai avuto problemi di censura sui social? Cosa ne pensi delle restrizioni che praticamente tutte le piattaforme social più famose attuano nei confronti dell’arte?
Mi e capitato con alcuni di miei disegni, soprattutto dove c’era una erezione, fossero state censurate da Instagram, a parte questo non ho avuto altri problemi, ma solo per sicurezza quando pubblico le storie cerco di nascondere i nudi per evitare che possano chiudere il mio profilo.
Credo che per bene o male dobbiamo capire che le piattaforme social non hanno sempre dei filtri particolari che ci consentano di controllare chi guarda che cosa, e potrebbe capitare che minorenni finissero a guardare delle cose che non sono in grado di capire. In questo senso capisco questa necessita di censura. Ma sono anche dell’idea che il nudo come elemento artistico non è pornografia, e dovrebbe farsi la discriminazione perché dire che un nudo e pornografia è sbagliato.
I soggetti che disegni sono frutto della tua fantasia o persone esistenti? Riguardo a questo, se dovessi scegliere tre nomi di persone che ti piacerebbe avere come modelli per le tue foto, chi sceglieresti e perché?
Inizialmente prendevo inspirazioni di foto di modelli che vedevo in giro o mi disegnavo a me stesso. Ultimamente mi capita di ricevere petizioni di persone che mi contattano per chiedermi se posso fare un disegno per loro, e questo lo trovo molto più interessante e stimolante anche perché mi fa piacere che ci siano delle persone che apprezzano quello che faccio.
Se penso a 3 persone che mi piacerebbe avere come modelli, penso che sarebbe complicato scegliere però, se penso a 3 figure famosi direi, hugh jackman, Michael Fassbender, e Jamie Dornan, sono persone che trovo molto sexi e pensare di poterli disegnare sarebbe un sogno.
Siamo entrati nel mese dei Pride. Come vivi questo mese?
Per me ancora tutte queste cose sono molto recente nella mia vita e credo non sono ancora in grado di gestire certe emozioni, ma credo sia una cosa molto importante e bella per la comunità LGBTQ+ e vorrei almeno durante tutto questo mese poter condividere con la mia arte il supporto per tutto quello che rappresenta. Mi considero una persona molto timida e introversa e sento che per adesso mi risulta complicato aprirmi a queste esperienze. Però vorrei in un futuro poter godermi anch’io di queste celebrazioni.
Ci sono stati progressi ma c’è ancora tanto da fare per la comunità LGBTQ+. Cosa ti auguri facciano sia la classe politica che la società civile riguardo i temi della comunità?
Credo che la mia maggior paura di accettare di essere gay era il fatto di rinunciare a essere padre biologico. Credo che in Italia dove la società vede la paternità gay ancora come una cosa sbagliata mi genera molta tristezza, e spero che cambi perché anche se ho deciso di perseguire questa strada, mi sono detto che non avrei mai rinunciato alla possibilità di essere padre, e spero a futuro poter realizzare questo sogno.
Per quanto riguarda ad altre problematiche di indole politiche e sociali, non sono in grado di opinare, ma immagino di certo che la società ancora e piena di pregiudizi anche se penso che stia migliorando tanto.
FedX, ti ringrazio ancora per il tempo che mi hai dedicato. Un’ultima domanda su di te e sul tuo futuro. Cosa ti auguri per te stesso a livello personale e cosa a livello artistico negli anni a venire?
Spero che in un periodo non molto lontano da adesso riesca finalmente a essere libero di vivere la mia omosessualità con più tranquillità e sicurezza di me stesso, perché anche se so che non è una cosa sbagliata ho ancora un largo cammino da fare.
Per quanto riguarda la mia arte spero di continuare a crescere e continuare a condividere questo con le persone che mi hanno dato il loro supporto fino adesso e quelli che verranno.
Finalmente vorrei ringraziarvi ancora per darmi questo spazio e la possibilità di condividere una parte di me che magari non si riesce a capire nei miei disegni e per supportare la mia arte.
Credo che è grazie a persone come voi che la comunità riesce a crescere e spero riuscite a farlo ancora per molto tempo.
Contatti
Instagram: fedx_art

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