“Il sesso ci fa divertire e vogliamo far ridere anche gli altri, cercando di mantenere un tono leggero, anche per quanto riguarda le tematiche più difficili, ma mai superficiale, perché dietro l’ironia deve sempre esserci una grande ricerca, studio e serietà”. Filosofiga
Filosofiga è quel che solitamente diciamo essere una gran bella scoperta. Troviamo che sia sicuramente uno dei più interessanti e meglio curati blog che circolano oggigiorno in rete. Per descrivere in modo chiaro in cosa consiste questo spazio virtuale abbiamo scelto di riportate le parole delle stesse autrici del blog, o meglio l’incipit della loro descrizione contenuta nel sito: “Il sesso è un aspetto essenziale dell’umanità, eppure la civiltà ha imposto un blocco culturale relegando l’erotismo in una sfera di vergogna, impurità e devianza. Filosofiga è nato per cambiare le cose.”
La redazione è composta da filosofi, artisti, giuristi, ingegneri e medici, che danno vita a un blog suddiviso in diverse sezioni:
“SEX & THE SELFIES”: è la serie che racconta la vita (sessuale e non) di quattro coinquiline tra i 25 e i 30 anni, le “Selfies”. I personaggi di #Sexandtheselfies rispecchiano il variegato mondo contemporaneo e, con uno sguardo sempre ironico e leggero.
“SEXPERT”: è la rubrica pratica di benessere sessuale e divulgazione.
“ECCITAZIONI COLTE”: brevi citazioni da testi greci e latini, grandi classici, libri “libertini” clandestini del ‘700, trattati di fisiologia del XVIII sec.
Filosofiga parla di sesso con trasparenza, ma la sua redazione ha scelto di restare anonima per lasciare parlare le idee e le immagini delle sue disegnatrici: Anna, Cecilia, Clarissa e Claudia.
Una descrizione più approfondita e completa la trovate nel loro blog Filosofiga.com, per noi ormai loro sono un punto fisso, un appuntamento a cui non rinunciamo. L’intelligenza, il garbo, l’acume con cui trattano l’argomento sessualità è raro, oserei dire unico.
Il blog crea indipendenza, quindi vi consigliamo di usarlo con cautela, anzi no, in fin dei conti queste sono dipendenze più che gradevoli.
Diamo ora spazio alla nostra intervista che, visto sia la moltitudine di persone che lavorano al progetto che la scelta di rimanere nell’anonimato, sarà rivolta ad un entità astratta e indefinita, un entità che racchiuda tutte le anima di Filosofiga, con una attenzione particolare alle quattro bravissime illustratrici.
D. Prima di iniziare voglio dirvi GRAZIE, grazie per quello che fate e soprattutto per come lo fate. Il vostro è veramente un blog unico. I lettori saranno curiosi di conoscervi e allora iniziamo subito con la prima domanda, quando è nata l’idea di creare il blog e qual è stata la scintilla creativa che ha velocizzato il processo di materializzazione del sito, ovvero da idea del blog a blog reale e finalmente online ?
R.Come per ogni creatura, ci vogliono più o meno 9 mesi perché un progetto concepito venga alla luce nella forma di un prodotto finito e fruibile, così Filosofiga. Il germe del progetto risale alla primavera 2016, quando, in occasione di cene tra amici, la mamma del Blog (la prima filosofiga) ha paventato per la prima volta l’idea di voler esprimere la sua opinione riguardo la sfera sessuale, fornendo una visione differente supportata dagli studi in filosofia. Ci son voluti altri 3 mesi perché quell’idea, inizialmente destrutturata, prendesse la forma di un progetto vero e proprio con un suo scopo: colmare un vuoto nel discorso sul sesso.
Verso l’estate, l’autrice ha pensato che un blog su internet potesse essere la forma più adatta a diffondere cultura sul sesso: in brevissimo tempo si possono raggiungere molti lettori, che a loro volta possono interagire ed esprimere una loro opinione. Ai nostri giorni si può infatti contare su un prezioso strumento, il feedback continuo degli utenti di internet, che permette di migliorare e aggiustare il tiro in modo efficiente e rapido a seconda della risposta.
A forza di parlare del progetto, alla prima filosofiga si sono uniti curiosi, erotomani, letterati e professionisti vari, che ne hanno abbracciato lo spirito di ricerca rigorosa ma pur sempre goliardico. Per alcuni mesi, la Redazione di Filosofiga ha fatto tentativi di ogni genere e specie, lavorando principalmente sulla struttura e sull’estetica del sito, a partire dalla categorizzazione e dai disegni, ma soprattutto dalla creazione del team di lavoro. A ottobre 2016, finalmente, è avvenuto il parto: il sito era pronto e abbastanza strutturato, così abbiamo inaugurato le sue due vetrine principali: le pagine FB e Instagram. Da lì in poi, è stato tutto un susseguirsi di cambiamenti, aggiustamenti progressivi, riunioni, ricerca, teorizzazione e bevute.
Ci eravamo buttati un po’ per gioco in una bella iniziativa di cui condividevamo i principi fondamentali ma senza sapere cosa stessimo facendo, né dove stessimo andando. Ci è voluto ancora un po’ per capire che carattere avesse questa creatura che plasmavamo di giorno in giorno: la teorizzazione e lo scopo del progetto si schiariscono e si affinano di giorno in giorno con l’impegno e l’aiuto di tutti, redazione, collaboratori, amici e lettori.
D. Siete tante le anime che formano la redazione, dall’esterno sembra molto affiatata, vista la tematica però, c’è mai una diversa visione delle cose? Quante e quanti siete che lavorate al blog e com’ è nata questa collaborazione?
R.Siamo principalmente un gruppo di amici che ama confrontarsi, creare, ricercare e discutere mentre stiamo insieme. Eravamo già amici prima di Filosofiga e lo saremo anche dopo. Il progetto, se possibile, ci ha avvicinati ancora di più e ha dato consistenza a pensieri e discorsi che da sempre condividiamo nelle nostre serate. Come in ogni gruppo di amici che si rispetti, ci sono voci molto diverse e talvolta in contrasto tra loro. La sessualità è un argomento che tocca corde profonde in ognuno e serve grande ascolto e rispetto per non far prevaricare la propria visione. Ritengo che la diversità e il confronto siano un nostro punto di forza, che ci permette di ampliare i nostri orizzonti ma anche di essere pratici ed efficienti nel prendere decisioni. Spesso, invece, l’ottusità è sinonimo di lentezza operativa.
D. L’idea di dare un taglio ironico e leggero agli articoli rende ogni aspetto del vostro blog piacevole e che non stanca alla lettura anzi stimola e incuriosisce. Credete che questa sia l’arma giusta per fronteggiare chi relega “l’erotismo in una sfera di vergogna, impurità e devianza” ?
R.Certamente. Annoiarsi mentre si legge non è mai un buon segno: il messaggio rimane meglio impresso se accompagnato da una sensazione piacevole. L’ironia, però, non è solo un potente mezzo di comunicazione: è anche una questione di gusto. Noi della redazione viviamo per primi in modo autoironico, soprattutto il sesso, e siamo molto ironici tra di noi. Prendersi troppo sul serio fa scattare la molla dell’intolleranza. Il sesso ci fa divertire e vogliamo far ridere anche gli altri, cercando di mantenere un tono leggero, anche per quanto riguarda le tematiche più difficili, ma mai superficiale, perché dietro l’ironia deve sempre esserci una grande ricerca, studio e serietà.
D. SEX & THE SELFIES è la serie che racconta la vita di quattro coinquiline tra i 25 e i 30 anni, il nome rimanda alla celebre serie televisiva Sex and the City, quali analogie ci sono? Quanto c’è di autobiografico e quanto invece è frutto della fantasia?
R.Sex and the Selfies può essere visto come una sorta di Sex and the City italiano forse solo per il nome: le Selfies sono millennials e, diversamente dalle quattro newyorkesi, non cercano ossessivamente marito e hanno smesso di spendere i loro soldi in scarpe. Dal nostro punto di vista, in Sex and the Selfies c’è molta più consapevolezza da parte delle protagoniste, più sano cinismo, più autoironia, spensieratezza che si alterna a introspezione e meno opinioni correnti pedissequamente seguite. Per quanto riguarda l’ultima parte della domanda… vi piacerebbe che ve lo dicessimo, eh?! Lo lasciamo alla vostra immaginazione. Si fa ma non si dice, o si dice ma non si fa? Chissà…
D. Altro aspetto importante del blog è lo spazio dedicato al benessere sessuale. Offrite consigli a chi vuol praticare sesso anale ed è alle prima armi, a chi vuole cimentarsi nell’eseguire un pompino a regola d’arte e così via. C’è qualcuno o qualcuna che vi ha ringraziato per le informazioni che date? Se non ancora, vi ringrazio io, quindi grazie mille.
R.Sì, capita spesso che ci scrivano per ringraziarci o per chiederci ulteriori consigli. Abbiamo creato un gruppo chiuso facebook per dare ai nostri lettori uno spazio in cui si possano liberamente confrontare su tematiche legate al sesso. Sicuramente le cose si stanno muovendo e ci fa piacere di poter accompagnare le persone alla scoperta di loro stessi, nella ricerca di piacere fisico e amor proprio. Naturalmente, la strada è ancora lunga: ad esempio, ci piacerebbe sensibilizzare i lettori a proposito dei diversi tipi di sex toys esistenti e delle relative aree che vanno a stimolare. Il nostro corpo è pieno di sorprese e la tecnica può aiutare l’essere umano a scoprirle, ma purtroppo siamo indietro in questo percorso: vibratori e altri ausili sono considerati spesso inutili o perversi. Per molte persone si tratta ancora di tabù che le mantiene nella vergogna e nell’ignoranza, non sanno cosa si perdono!
D. L’ultima sezione riguarda le citazioni colte o meglio ECCITAZIONI COLTE, dov’è possibile leggere brani erotici dall’antichità ad oggi. Ecco, com’è descrivereste la visione dell’erotismo nel mondo d’oggi soprattutto in Italia?
R.È difficile generalizzare: come esistono persone che storcono il naso davanti ai nostri contenuti, ne esistono tante altre che apprezzano il gioco intellettuale, l’esercizio di stile e l’erotismo di un certo tipo. Questo è sempre successo nella storia, ma ci siamo accorti che, come tendenza generale, l’interesse e la sensibilità intorno a questi temi sta mutando e crescendo, e che c’è un gran bisogno di tornare a usare l’immaginazione e il cervello come zone erogene privilegiate.
D. Si avverte da un po’ di tempo a questa parte un ritorno prepotente della censura, a cosa attribuite questo sgradito quanto puntuale passo indietro sulla libertà sessuale? E cosa ne pensate della censura nei Social?
R.In tutte le epoche, i mutamenti in direzione di una maggiore libertà si accompagnano a movimenti contrari di censura e repressione: sono dinamiche che funzionano insieme e che si alimentano vicendevolmente. Nello specifico di questo periodo, i Social rappresentano quella pretesa di politicamente corretto che crea appiattimento e imbavaglia la creatività. Ci siamo scontrati con questa realtà perchè la nostra bella pagina Instagram è stata chiusa senza preavviso (alcuni nostri disegni raffiguravano nudità ed erano quindi in piena violazione delle norme di comportamento del sito). Eppure, riteniamo che sia una politica fallimentare: più i Social tenderanno a censurare e più aumenteranno il bisogno e la voglia di squarciare questi veli come reazione opposta e contraria. Ci sarà sempre chi si lascerà influenzare dai media e dal loro controllo delle informazioni, ma, volenti o nolenti, è già in atto un processo di “svelamento” e di consapevolezza con cui i sistemi di potere dovranno prima o poi fare i conti. A tal proposito, stiamo organizzando una rassegna cinematografica sulla censura per riflettere su come solo poco tempo fa sarebbe stato scandaloso e impensabile mostrare ciò che oggi mostriamo senza problemi. Potrebbe essere un cambiamento esponenziale. Noi siamo qui per contribuire e non riusciranno a farci desistere!
D. Il blog è impreziosito dalle illustrazioni di Anna, Cecilia, Clarissa e Claudia. Come scegliete chi deve illustrare cosa?
R.Ci è voluto un po’ per indirizzare ognuna verso l’ambito dove più potesse esprimere le proprie doti, ma adesso che conosciamo meglio il loro stile e le loro capacità, è più facile capire quale illustrazione commissionare a ciascuna. Anna, Cecilia, Clarissa e Claudia, però, non sono più le uniche disegnatrici del Blog: ci sono Laura e Mel di cui ammirerete presto le opere. Abbiamo recentemente deciso di usare anche le immagini di artisti contemporanei più affermati e, in questo, voi di T-Queef ci date sempre un grande aiuto.
D.Visto che abbiamo la fortuna di portare alcuni lavori delle vostre bravissime illustratrici al Crack Festival del Fumetto indipendente di Roma, vorremmo porre una domanda a ciascuna di loro
Domanda per Anna.
Spiando la tua pagina Facebook abbiamo notato in te uno stile dolce, tenero, fanciullesco e poi ci siamo imbattuti in Maddalena, uno dei personaggi di Sex and the Selfies. Hai ritratto una donna dalle linee sinuose, elegante, prosperosa, e dallo sguardo deciso.
Avevi mai disegnato soggetti con una così forte carica sensuale? Come stai vivendo questa collaborazione con Filosofiga e cos’è per te l’erotismo?
R.In realtà ho cominciato a progettare e schizzare storielle porno ben prima di cominciare a lavorare per Filosofiga. Ammetto però che lavorare alle “Posizioni della Settimana” e “Sex and the Selfies” mi ha aiutata molto a prendere dimestichezza con soggetti erotico-sessuali e l’esperienza che sto facendo con loro mi aiuta anche nei progetti privati.
Non so dire cosa sia l’erotismo per me, è un mondo che conosco ancora poco e la mia opinione si va formando man mano che vado avanti, anche grazie al lavoro fatto per Filosofiga, che mi permette di contribuire a fare divulgazione su un tema ancora troppo tabù e disegnare al contempo cose che mi divertono.
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D. Domanda per Cecilia
Il tuo modo di disegnare ci ha subito ricordato i fumetti americani, girovagando nella tua pagina abbiamo però visto un omaggio a Miyazaki e allora il nostro punto di vista è cambiato, anzi si è ampliato. Quali sono i tuoi riferimenti nell’illustrazione? Cosa vuol per te dire disegno erotico e cos’è l’erotismo ?
R.Devo gran parte del mio sviluppo artistico alle modalità di pensiero e di storytelling del cinema di animazione, attingendo da entrambi i fronti, Oriente e Occidente A dire il vero traggo idee anche da riferimenti che hanno poco a che vedere con il mio lavoro: una lezione di matematica o uno spettacolo teatrale possono essere una grande fonte di ispirazione, devo anche molto all’interesse per natura e spiritualità.
Prima di poco tempo fa, il disegno erotico aveva per me una valenza puramente ricreativa, è diventato oggetto di approfondimento solo da pochi mesi: da una parte Filosofiga, dall’altra sto lavorando ad una storia a fumetti in prossima uscita su “Melagrana”, un’antologia erotica.
Fare della buona arte erotica non è così scontato, evitare il banale vuol dire porsi in dubbio costantemente: interrogarsi sui propri limiti conoscitivi, superarli e raggiungere contenuti che colpiscano, raccontino qualcosa e vengano apprezzati anche da un pubblico che racchiude più di un gusto/orientamento sessuale. Personalmente, rispetto al virtuosismo tecnico, apprezzo in erotismo un soggetto innovativo, forse anche bizzarro e controverso, ma che mostri un punto di vista inedito, rimanendo artisticamente rispettabile. L’esempio più soft che mi viene in mente è l’opera di Hokusai “Sogno della moglie del pescatore”, che adoro follemente perché è così ben contestualizzato che non si potrebbe mai definire pornografia.
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D. Domanda per Clarissa
Abbiamo ammirato i tuoi disegni sul sito Behance e gli occhi si sono rallegrati per l’uso che fai dei colori e per la dovizia di particolari con cui curi ogni illustrazione. Sembra di entrare in un fiaba. Non siamo però riusciti a capire che tecnica usi, allora te lo chiediamo e inoltre chiediamo anche a te, cos’è per te il disegno erotico e cos’è l’erotismo?
R.In effetti mi rendo conto di collocarmi in un contesto piuttosto lontano da ciò che faccio di solito, in genere mi occupo di illustrazione per i più piccoli; accostare i miei animaletti da fiaba a queste signorine ammiccanti è sicuramente una cosa insolita ma anche un bell’espediente “cambiare un po’ aria”.
Come tecniche, all’inizio usavo solo acquerello, poi ,dopo anni di conflitto,ho fatto pace con le tempere e ora ,infine, sto portando avanti un burrascoso rapporto di amore-odio col digitale. A seconda del progetto scelgo cosa utilizzare, ma in genere finisco col fare un mix di tutte e tre.
Non penso che quello che faccio per Filosofiga possa considerarsi disegno erotico, i testi che mi vengono affidati sono per lo più irriverenti e mi diverte molto poter giocare su questa nota comica.
Se è vero che un semi-nudo è più sexy di un nudo integrale penso che valga anche per il disegno: l’erotismo, almeno per me, è un qualcosa che va suggerito, un pizzicore da scorgere. Se si impara a tracciare la linea giusta al posto giusto, l’immaginazione di chi guarda farà il resto.
Behance: behance.net/clarissacorradin
D. Domanda per Claudia
Alcuni tuoi disegni ci hanno catapultato nel mondo di Skorpio e Lanciostory, due riviste che ospitavano alcuni dei fumettisti più in voga dell’epoca, basti ricordare Paolo Eleuteri Serpieri , Robin Wood, Héctor Oesterheld e tantissimi altra ancora.
Inoltre abbiamo visto alcuni disegni erotici più minimali dove hai usato colori ad acqua. Con quale tecnica senti e credi di esprimerti meglio? Infine, la domanda che abbiamo fatto a tutte in maniera doverosa, cos’è per te il disegno erotico e l’erotismo?
R.Grazie per avermi messo a confronto con artisti di quel calibro! Ti confesso però che quelli che hai nominato non sono il mio modello primario d’ispirazione quando disegno: sono influenzata da tanti artisti e generi diversi, dal fumetto americano a quello francese, dall’italiano al manga… Alcuni dei miei miti personali sono Greg Tocchini, Bastien Vivès, Inio Asano e Gigi Cavenago, tutti artisti contemporanei che lavorano in modo strabiliante.
È proprio a causa di questi miei gusti variegati che anche i miei lavori hanno un aspetto eterogeneo. Mi piace sperimentare, mettermi alla prova anche con stili di disegno e colorazione differenti a seconda del lavoro che mi accingo a fare. Il mio stile si sta ancora evolvendo per cui non mi sento arenata in un solo modus operandi e ciò mi rende più versatile e libera. Sicuramente le tecniche pittoriche tradizionali mi sono più affini, avendo avuto modo di praticarle durante i miei anni di studi artistici.
Trovo che il disegno erotico sia un gioco tra me e chi guarda, è un occhiolino allo spettatore: il disegno deve essere ammiccante, allusivo, conturbante, nessun elemento deve essere lasciato al caso. Non è sempre facile perché spesso nell’ambito dell’erotismo, ciò che “smuove” le persone sono cose diverse per cui spesso un disegno è frutto di molte prove. Un buon disegno erotico ha valore, quando la figura del disegnatore scompare, quando il fruitore rimane lì a guardare l’opera senza porsi domande ma si gode l’opera per quello che è: una provocazione. E se stuzzicato a dovere, il pubblico del blog in questo caso, tornerà più e più volte a riguardare quella stessa immagine.
Infine, per me l’erotismo sta nel flirt. Tutto ciò che precede l’atto sessuale e il raggiungimento del piacere, il senso di desiderio non ancora appagato, lo struggimento emotivo e fisico.
Facebook: facebook.com/Gclart
D. Ringraziamo di cuore la magnifica redazione di Filosofiga e chi si è adoperato a rispondere, forse un giorno sapremo chi è e forse ci incontreremo davanti un buon bicchiere di vino rosso. Prima di congedarci un’ultima domanda, qual è il bilancio dopo 6 mesi di “vita” e cosa vi aspettate e augurate dal futuro?
R.Grazie a voi di darci una voce e di supportare il progetto Filosofiga. Dopo 8 mesi di vita, il bilancio è sicuramente positivo. Ci sono difficoltà e rallentamenti dovuti principalmente all’impossibilità di farci conoscere (ad esempio non possiamo sponsorizzare la nostra pagina Facebook, visto il contenuto “osé”), oltre alla difficoltà di esprimerci liberamente su Social che hanno regole molto severe, ma ci arrivano proposte di collaborazioni interessanti e s’inizia a sentir parlare di noi. Siamo molto determinati a continuare su questa strada senza lasciarci intimidire o fermare.
Contatti:
Sito: filosofiga.com
Facebook: facebook.com/Filosofiga

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