“Quello che voglio è che quando qualcuno posa gli occhi su un mio disegno si senta sereno, confortato”. Gaetano Bruno
Gaetano Bruno, è un giovane illustratore e designer italiano di cui ci siamo innamorati appena i nostri occhi si sono posati sulle su opere. Il suo stile è minimale, come tanti, ma con una straordinaria attenzione ai particolari. I disegni di Gaetano Bruno sono linee, sottili e precise che diventano poetiche grazie alla sua bravura nel descrivere luoghi e situazioni a tratti surreali altre volte quotidiane. La sua passione per l’illustrazione nasce da bambino quando ha cominciato a disegnare i personaggi dei cartoni, a costruire case con i mattoncini, a scrivere storie, a copiare le grafiche delle riviste con i primi strumenti di Paint e Word. Con il tempo questa passione lo ha portato ad affinarsi grazie al suo percorso scolastico. Corsi d’arte, liceo classico con indirizzo sperimentale in storia dell’arte e diploma a Roma, città in cui si è trasferito a diciotto anni, presso l’Istituto Europeo di Design in Architettura di Interni. Ha frequentato inoltre un corso di disegno dal vero ed infine un master in Grafica Pubblicitaria/Editoriale e Web Design. Forte in lui la convinzione che l’arte e il design possano migliorare la vita visivamente, praticamente, qualitativamente. Con lui ci siamo fatti una chiacchierata piacevole e interessante, grazie alla quale abbiamo scoperto, e riscoperto, una ragazzo da una forte sensibilità artistica. D’altronde le sue opere non lasciavano dubbi su questo. Se dopo aver letto le sue parole e aver visto le sue opere vi sentite bene,anzi vi sentite meglio, ecco, lui sarà contento e anche noi di avervelo fatto scoprire. Le stampe di alcune opere di Gaetano Bruno sono disponibili sul nostro sito, CLICCA QUI.
Domanda.Leggiamo dalla tua biografia che hai una sensibilità artistica già dalla tenera età. Quali sono state le tue prime creazioni?
Risposta.Sì, da bambino avevo sempre matite e colori a portata di mano. I miei primi soggetti sono stati i personaggi della Disney. Quando a otto anni un mio disegno venne pubblicato su un numero di Topolino penso di essere stato il bambino più felice del mondo.
D.Hai avuto un percorso didattico che ti ha permesso di perfezionare la parte tecnica e forse ti ha anche indirizzato verso quello che poi è la tua specificità artistica. Quale esperienza scolastica credi sia stata per te fondamentale per l’artista che sei oggi?
R.Credo che le lezioni di artistica alle medie mi abbiano influenzato molto. In quelle ore disegnavamo ritratti e sopratutto statue e monumenti greci e romani. Penso che lì la mia propensione per l’arte abbia cominciato a crescere e ad affinarsi.
D.Disegno e design, le tue passioni. Cosa ti piace di una e cosa dell’altra?
R.Il disegno è la mia libertà, la mia espressione, è la mia necessità, il mio modo di condividere chi sono, cosa penso, cosa provo. Del design mi piace l’idea creativa che c’è sempre alla base, la volontà progettuale che mira a creare qualcosa che poi avrà un uso e una fruizione collettiva.
D.Parliamo dei tuoi disegni. Disegni minimali ma curati nel dettaglio in maniera maniacale. Hai scelto questo stile per un motivo particolare o è questo stile che ha scelto te?
R.Diciamo che è stato un percorso abbastanza lungo, ma naturale. Le prime illustrazioni che ho fatto erano totalmente a colori e più “fumettistiche”. Poi però sono andato per sottrazione, ho tolto il colore e i disegni sono diventate linee molto minimali ma molto curate, sono un maniaco dei dettagli in generale, non solo nei miei lavori. Quello che più mi fa piacere è vedere come dei disegni così apparentemente semplici, riescano a trasmettere dei messaggi, delle emozioni positive alle persone.
Sento di essere arrivato ad uno stile che mi soddisfa molto e che penso esprima al meglio la mia idea di disegno, ma quello degli illustratori è un mondo in continua evoluzione e ogni tanto mi piace sperimentare.
D.Le situazioni che illustri sono poesie illustrate. Delicate e raffinate. Come scegli cosa disegnare?
R.Scrivo molto, ho sempre un quadernino con me su cui prendo appunti su quello che penso in un determinato momento, su quello che leggo, su quello che vedo in metropolitana… E tutto questo poi lo trasformo in un’illustrazione, che a volte richiama la realtà, altre volte diventa un’isola felice fuori dal mondo, un mondo che spesso può essere veramente duro. Quello che voglio è che quando qualcuno posa gli occhi su un mio disegno si senta sereno, confortato.
D.Un soggetto spesso presente è il cielo di notte e questo in alcune delle tue illustrazioni ha dato un animo malinconico al disegno che ho personalmente amato molto. Cosa ti piace del cielo, cosa ti attrae?
R.Diciamo che la malinconia è sempre stata una mia caratteristica, ma guardo a lei più in un’accezione poetica che negativa. Il cielo è un elemento che mi affascina da matti, rappresenta la scoperta continua, il mistero, una possibilità, una guida, può trasmettere calma così come stordimento e paura verso qualcosa che è davvero infinito.
D.Instragram, museo all’aperto del presente possiamo dire. Come ti trovi in questo marasma di immagini dei social? Il tuo rapporto con i social?
R.Con i social network ho un rapporto di amore-odio. Penso che abbiano un potenziale enorme, ma molto spesso viene sfruttato male. Come per il mio stile, anche qui sono andato per sottrazione e adesso ne faccio un uso molto moderato. Fondamentalmente li utilizzo per condividere i miei lavori, ed in questo mi hanno aiutato tanto, ho sempre avuto un certo “timore” nell’espormi, nel mostrare i miei disegni agli altri, ma i social in questo caso sono stati terapeutici.
D.Parlando di social e di instagram in particolare, ci sono artisti che segui e che ti piacciono particolarmente che ci consiglieresti di seguire?
R.In ambito artistico, del design, della fotografia, Instagram può andare al di là dei semplici like e diventare un vero e proprio portfolio accessibile a tutti, molto più diretto, molto più dinamico rispetto ad un sito personale. Si possono trovare molte ispirazioni e artisti interessanti, su tutti adoro Pietro Tenuta (Maniaco d’Amore), che credo già conosciate qui, Fernando Cobelo, Federica Ubaldo, Giulia Neri, l’elenco è lungo.
D.Hai un sogno, un desiderio, riguardo la tua professione?
R.Il sogno è il New Yorker, ma penso che resterà tale. Un desiderio è quello di pubblicare un libro di mie illustrazioni.
D.Gaetano, grazie per il tempo che ci hai concesso. È giunta l’ora di salutarci e vogliamo farlo con un ultima domanda riguardo il tuo futuro imminente. Stai lavorando o hai nuovi progetti in cantiere?
R.Non smetto mai di disegnare e per il futuro vorrei cominciare a lavorare a qualcosa che possa diventare una storia illustrata.
E grazie per la bellissima chiacchierata.
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Sito: gaetanobruno.it
Instagram: @guytano__ instagram.com/guytano__
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