“Il sesso è un’impulso, l’erotismo è un pensiero. Il sesso può non piacerti, l’erotismo ti piace sempre. E sicuramente”. Giulia Rosa
Un tenero erotismo, un fantasioso immaginario sessuale caratterizzato da un’atmosfera onirica e da un uso “dolce” dei colori. Ma anche una critica alla società consumistica, all’alienazione dei social, all’emotività dei rapporti di coppia. Questo è tanto altri sono i temi affrontati da Giulia Rosa, giovane artista nata nel 1992. La sua passione per il disegno nasce già da piccola e proprio grazie ai suoi disegni “zozzi” riusciva in cambio a farsi passare i compiti dai suoi compagni di classe. Crescendo vuole coltivare questa sua passione in modo professionale e così prima di diploma al Liceo Artistico e poi, nel 2016, si laurea Graphic Design & Multimedia all’Accademia di Belle Arti LABA, qui lavora come assistente in Graphic design, Computer graphic e Digital video. Non solo illustrazioni però. Il suo sogno è diventare attrice, cantante, regista, così dai 18 ai 23 anni frequenta il corso di arte drammatica e recitazione e dopo la laurea, decide di iscriversi alla specialistica in Cinema & Audiovisivo, occupandosi di regia, post produzione video e in particolar modo di animazione.
Noi, come tantissimi altri, abbiamo iniziato a conoscere Giulia come illustratrice ed è su questo abbiamo avuto il piacere di intervistarla parlando dei suoi inizi, delle sue passioni, del suo stile e dei suoi sogni. Una bella intervista che vi farà conoscere un’artista emergente da scoprire e amare. In maniera tenera ma anche un po’ erotica, come i suoi disegni d’altronde.
Domanda.Giulia grazie per averci concesso questa intervista, siamo felici di poter scambiare quattro chiacchiere con te. Ricordi quando hai iniziato a disegnare e quali erano i tuoi soggetti preferiti?
Risposta.Ho sempre disegnato, fin da quando ero bambina. Disegnavo prevalentemente storie, di tutti i tipi. Poi appena ho capito che potevo considerare i miei disegni come merce di scambio, disegnavo ragazze nude con dei seni giganteschi per darli ai miei compagni di classe in cambio di non so, merende… compiti etc. Ora che ci penso non è che la situazione sia tanto cambiata.
D.Abbiamo letto su di te che il tuo sogno è diventare attrice, cantante, regista. Eppure sei molto, ma molto brava come illustratrice. Che spazio occupa quest’arte visiva nella tua vita?
R.E’ la mia passione e fortunatamente anche il mio lavoro. Certo, non posso sempre disegnare quello che voglio per i clienti, lavoro per una casa di produzione cinematografica come Motion designer e Junior Art director e devo essere abbastanza flessibile di stile. E poi non riuscirei a vivere senza disegnare, è quello che faccio anche quando sono stanca e torno da una giornata intera lavorativa, mi aiuta a rilassarmi e ad esprimermi. Cosa che ad esempio nella vita non sono molto capace a fare.
D.Parliamo dei tuoi disegni. Spesso i tuoi lavori sono caratterizzati da un tenero erotismo reso tale dall’atmosfera onirica e dall’uso “dolce” dei colori. Come nasce il tuo stile?
R.All’inizio (e parlo di circa un annetto fa, cioè da quando ho seriamente iniziato a pubblicare i miei lavori) ero molto puntata sull’erotismo e qualche volta neanche troppo soft ( attirando anche qualche malalingua, ma è quello che succede quando sei una ragazza e ti metti a esporre quadri vistosi con scene di sesso orale). Successivamente le cose sono un po’ cambiate, ho iniziato ad affrontare temi più emotivi, perdendo un po’ di erotismo e guadagnando tenerezza. Penso che vada a pari passo con me stessa e quello che provo. D’altronde sono la persona che conosco meglio. O almeno credo.
D.Erotismo e sessualità come dicevano sono due temi spesso presenti nel tuo immaginario. Ma cos’è per te l’erotismo?
R.E’ quel frizzicorino che senti alle parti intime quando pensi – o ripensi – a qualcosa che ti piace particolarmente. Il sesso è un’impulso, l’erotismo è un pensiero. Il sesso può non piacerti, l’erotismo ti piace sempre. E sicuramente.
D.Non solo erotismo però, nei tuoi lavori ritroviamo intimità, a volte romanticismo, altre volte irriverenza e non manca anche una critica, per esempio all’alienazione dei tempi moderni. Come scegli quali temi affrontare e quanto c’è di te stessa nei tuoi lavori e quanto del mondo che ti circonda?
R.Sono sempre io, autobiografica o immaginaria, è dalla mia testa che escono i temi. Disegno momenti che ho provato, cose che vorrei provare, cose che invece stanno nell’immaginazione e li rimarranno o semplicemente cose che mi circondano.
D.Il processo creativo che ti porta a realizzare le tue opere crediamo sia costituito da più fasi. Quando ti viene in mente un idea che ti piace, quando inizi a realizzarla, quando scegli i colori, quando la finisci o quando la modifica rispetto all’idea iniziale. Qual è il momento che ti da più soddisfazione?
R.Succede tutto molto rapidamente: Mi rannicchio sul divano con l’ipad (che uso per disegnare), metto su un film e lascio liberi i pensieri. Penso – disegno – coloro – trasferisco sul computer – inserisco texture, sistemo dei dettagli… et voilà! Il tutto dura circa un’ora, un’ora e mezza, poi ovviamente dipende dalla complessità dell’illustrazione. Il momento che preferisco è quando sento che sta uscendo proprio il disegno quello che voglio.
D.Alcuni dei tuoi disegni sono un omaggio a opere di altri artisti, rielaborati ovviamente con il tuo stile. Ci sono artisti che ami o che ti hanno particolarmente ispirato?
R.Non ho davvero un’artista in particolare, ne adoro tanti. C’è sempre qualche artista bravissimo da scoprire, il mondo è pieno di persone talentuose! Grazie mondo!
D.Oggi il mondo delle illustrazioni trova nei social terreno fertile dove cresce la visibilità di molti giovani talenti. Che importanza hanno per te i social per i giovani artisti? Credi che ci siano “controindicazioni”?
R.Ah guarda, se invece di pubblicare i miei disegni pubblicavo selfie o immagini di cibo non penso che sarebbe esistita nemmeno questa intervista. Io ringrazio il mondo social perché è un mezzo potentissimo dove puoi davvero farti conoscere da tutto il mondo, mi sorprendo sempre quando persone che vivono dall’altro capo della terra mi scrivono per farmi i complimenti o vogliono comprare una mia illustrazione. Come ogni mezzo potente ha anche i suoi grossi rischi, tipo che potenzialmente tutti possono spacciare i tuoi lavori per propri.
D.Hai realizzatoun artbook molto molto bello su Marina Abramovich (CLICCA QUI per acquistarlo). Com’è nato? Come mai hai scelto lei?
R.Grazie mille! Mi ha contattato direttamente la casa editrice HopEdizioni proponendomi di illustrare la biografia di Marina ed io ho accettato super volentieri! E’ un personaggio così controverso che spesso mi ritrovavo ad amarla e odiarla una pagina si e una no.
D.Giulia, la nostra intervista volge al termine. Grazie per la tua gentile disponibilità e vogliamo salutarti con un ultima domanda. Cosa ti auguri per il tuo futuro personale o cosa per te stessa?
R.Di fare quello che mi piace. Sempre e sempre di più. Grazie a voi!
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