“Offriamo un punto di vista su ciò che consideriamo eccitante, osceno, sconveniente”. Lucio Massa
L’Hacker Porn Film Festival di Roma è giunto alla sua terza edizione
Nella capitale il meglio del cinema queer, post-porno, kinky, weird e alieno a ogni definizione.
Tutti i limiti imposti dalla norma e dal senso comune verranno divelti, ogni argomentazione riguardante la sessualità, i corpi e le pratiche verranno narrate attraverso lo sguardo attento e libero di registi e performance provenienti da tutto il mondo. L’Hacker destabilizzerà ciò di cui eravate certi, attiverà nuove percezioni del piacere, ribalterà la propria consapevolezza del piacere proiettandoci in un nuovo, sconveniente e osceno mondo del porno. Il programma anche per questa terza edizione è ricchissimo. I film in concorso saranno cinque: Frig di Anthony Hickling, Pornodehesario di Yla Ronson, W/Hole di Max Capacity, Adorn di Jennifer Lyon Bell e Cumper dei Rosario Gallardo. Le altre sezioni in concorso del festival sono i documentari, i cortometraggi internazionali e i cortometraggi nazionali. A giudicare la bontà del lavoro propiettato e decretarne i vincitori di ogni singola sezione ci saranno Ben Berlin, Finn Peaks, Stefania Visconti, Mahx Capacity, Manuela Kay e Toby Tentakel. Non solo cinema però, ricchi di eventi la kermesse ospiterà workshop, la presentazione dle libro Uruboro di Leda Gheriglio, performance ed party. Del programma, delle aspettative e delle sfide dell’Hacker ne abbiamo parlato con Lucio Massa, regista e organizzatore dell’evento.
Per visionare il programma completo vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dell’Hacker ( CLICCA QUI).
Domanda.Il 24 aprile si avvicina, tutto pronto per la terza edizione dell’Hacker?
Risposta.Si dai. Ormai siamo al terzo anno e possiamo contare su un gruppo di collaboratori fidati e di grande valore. Poi il 30 formiche ed il suo staff ci garantiscono grande professionalità e supporto.
D.Parliamo un po’ dei numeri della kermesse. 7 giorni, 70 ore di programmazione, 6 lungometraggi, 10 documentari, 60 cortometraggi, 1 anteprima internazionale, 40 anteprime italiane. Numeri importanti per un evento che continua a crescere di anno in anno. Soddisfatti?
R.Siamo soddisfatti che anno dopo anno la gente a Roma e soprattutto fuori dall’Italia parli del nostro festival. Quest’anno avremo ospiti dagli Stati Uniti e da un po’ tutta Europa. Si siamo contenti del profilo di HPFF.
D.Quali tematiche verranno affrontate nei vari film, corti, documentari e lungometraggi?
R.Grazie al lavoro di tutti i selezionatori abbiamo costruito un programma molto ampio. I temi sono quelli a noi cari della sessualità e delle transizioni tra i generi per scardinare i generi e le convenzioni linguistiche, il no sex, il sesso alieno, il cyber punk, la disabilità, il bdsm ed una ricerca emozionante sui corpi non normati. Offriamo un punto di vista su ciò che consideriamo eccitante, osceno, sconveniente.
D.Premesso che tutte le proiezioni sono meritevoli di attenzione, per chi non può essere presente in tutti i sette giorni, cosa consiglieresti di non perdersi? Ci fai una tua personalissima top five?
R.Per i lungometraggi vi consiglio FRIG di Antony Hickling suo personale omaggio a Salò di Pasolini. Yla Ronson presenterà il suo PORNODEHESARIO. Non dovete mancare lo speciale del geniale regista Marc Martin e l’inchiesta sull’HIV di POTERE E PREGIUDIZIO. Sui corti le sezioni NO HUMANS, BDSM e NO LIMITS sapranno sollecitare al meglio le nostre ghiandole pineali.
D.Come anche nelle precedenti edizioni, l’Hacker non ospiterà solo proiezioni. Quali sono gli altri appuntamenti?
R.Abbiamo come ogni anno un programma di TALKING PORN condotto dalla sociologa Mariella Popolla dell’Università di Genova che affronterà temi di autoginecologia, sesso e disabilità, sesso e tecnologia, sex work e del bdsm. Sono previsti dei workshop molto interessanti di Self Gynecology tenuto da Red, PLAYFIGHTING tenuto da Finn Peaks, Trance Rituals tenuto dalla performer Ambrita Sunshine. Falbala Ropes terrà un workshop sulle corde mentre il regista post-porno Ben Berlin ci porterà un workshop di teoria e pratica legato al BDSM. Durante le feste avremo poi diverse perfomance.
D.L’inizio del’Hacker avviene a quasi un mese di distanza dal Congresso della Famiglia, che importanza può assumere un festival come il vostro in questo contesto sociale?
R.La stessa importanza di una iniziativa come Queef Magazine Fare controinformazione e dimostrare sul campo che un altro mondo è possibile.
D.Grazie Lucio per il tempo che ci hai dedicato. Ci salutiamo dandoci appuntamento mercoledì 24 Aprile alla prima dell’Hacker. Un ultima domanda però dobbiamo fartela. Così ti aspetti e cosa ti auguri da questa terza edizione?
R.Auspici ed auguri coincidono: che le persone possano vedere film interessanti e possano emozionarsi e vivere una settimana di HACKER in totale libertà e con grande trasporto ed amore.
Contatti
Sito: hackerpornfest.com
Facebook: hackerpornfilmfestival
Instagram: hpff_rome
Condivisione Rumorosa di arte erotica ricercata e sconosciuta, di sontuosa volgarità e raffinata pornografia.