I Progetti
All’interno di JABOIS* ci sono due progetti che hanno preso più spazio nel tempo:
“Una stanza tutta per sè” prende in prestito le parole di Woolf per fungere da raccoglitore di tutta una serie di autoritratti, iniziata nel 2017, scattati all’interno di camere di albergo, spazi che si configurano come liminari, declinazione di un abitare transitorio, luogo di passaggio, da attraversare. Poiché il nostro essere si articola anche in relazione al luogo in cui si trova, oltre alle relazioni che instaura con altri esseri: cosa siamo quando attraversiamo un non-luogo?
Assistiamo ad un declassamento momentaneo e transitorio a “non-essenti”?
Cercare una rappresentazione del mio corpo in quello spazio indefinito è stato un tentativo di riconoscermi integra ed intera all’interno di quello spazio e dunque di riconoscere quel luogo, attribuirgli delle caratteristiche meno transitorie e volatili così da sentire il mio corpo meno transitorio e volatile in quello spazio, in un continuo rimando di autodefinizione.
Lo spazio asettico di una camera d’albergo diventa uno spazio scelto per osservare, mostrare, raccontare la presa di coscienza di un corpo, la presa di coscienza di un luogo da abitare.
“Nata su un’isola” nasce dal desiderio di entrare in una dimensione di empatia, attraverso la sofferenza e la resistenza, con un ambiente circostante apparentemente ostile e difficile, ma ricchissimo di una vita floreale testarda e ostinata.
Le corde sono state in alcuni casi un espediente per enfatizzare l’impossibilità del movimento che forza l’adattamento ed eventualmente può generare bellezza attraverso un atto di insurrezione e di rivolta. Proprio come nel caso delle piante che crescono in mezzo ad una distesa di rocce o di sabbia, che piuttosto che seccare e morire, si fanno spine.
Biografia
* si legge “giabbbuà” con un vago accento siculo.
Contatti
Instagram: la_vaga_circe
Condivisione Rumorosa di arte erotica ricercata e sconosciuta, di sontuosa volgarità e raffinata pornografia.