Atmosfera Disco per un’anima Punk – Intervista a Lilith Primavera

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“Sicuramente in “Amami” le atmosfere sono calde e sensuali: sono convinta che l’erotismo, la sensualità e il sesso siano elementi sani di una vita completa e possano essere mostrati per quello che sono attraverso tutti i canali artistici e di comunicazione che abbiamo a disposizione”. Lilith Primavera

 

Performer, attivista, organizzatrice di eventi, cantante, musa ispiratrice per il compianto scultore Mimmo Pesce, Lilith Primavera è un mondo, fantastico, onirico, punk e impegnato.
In lei arde una fiamma erotica capace di incendiare i luoghi e i palcoscenici che la vedono esibirsi e performare. In occasione dell’uscita del suo EP “Amami” le abbiamo chiesto un’intervista per scoprire com’è nato questo progetto, e visto che c’eravamo non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di conoscerla un po’ meglio. Spazio a Lilith Primavera, prima però, scaricate “Amami”, mettetela in sottofondo e godetevi la sua voce.

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Lilith Primavera

Domanda.Lilith siamo felici di poterti intervistare e ti ringraziamo per averci dedicato un po’ del tuo tempo, iniziamo subito dalla fine, dal tuo ultimo singolo “Amami”. Inutile dirti che è bellissima e che rientra tra quelle canzoni che ascoltandola ti rimane in testa già dalla prima volta. Come e quando è nata ?
Risposta.Grazie grazie grazie! Felice io che siate tra gli estimatori di Amami! Amami è nata pochi mesi fa, quando Manuel Cascone, in arte Cascao, mi ha detto che aveva nel cassetto da tanti anni un pezzo che secondo lui era proprio nelle mie corde, e quindi: me lo ha fatto sentire, mi è piaciuto e ci ho messo su le parole in cui racconto un amore, restando fedele alla suggestione del ritornello “amami, aprimi” datami da Manuel. Io e Manuel ci conosciamo dai tempi dei tour in Germania nel 2010/2011 quando accompagnavo la mia amica Lady Maru che girava con le sue due band “ Cascao & Lady Maru”, in duo con Manuel appunto, e “Trouble vs Glue” con Tony Cutrone… Io aprivo questi concerti con le mie performance di movimento corporale e situazioniste, e mi godevo gli happening di musica underground, indie, punk che mi circondavano e così dopo tanti anni sentirmi dire da Cascao che aveva da farmi cantare una cosa, mi ha riempito di felicità!

 

D.Il video, per quanto possa sembrare semplice, riesce ad ipnotizzare. Tra la canzone e il video si entra in un loop, difficile uscirne. Chi ha ideato il video?
R.Il video è stato pensato e realizzato da Enrico Petrelli, dell’etichetta Only Good Music For Your Ears, che ha apprezzato la demo e si è accollata di far uscire Amami in un EP su tutte le piattaforme on line. Sì perchè Amami ha tre versioni remix fatte dai dj Produkkt, Impy e dallo stesso Manuel che vi consiglio di andare a sentire su Soundcloud…spaccano! Che poi Enrico lo conosco da venti anni ed esserci ritrovati per questa collaborazione per me ha dell’incredibile: all’epoca mi fece conoscere tutta la produzione di Amanda Lear di cui era un grande fan e che invece io conoscevo appena, e recentemente ha realizzato con la sua etichetta un album con questo suo idolo di gioventù e per questo lo rispetto tantissimo: perseguire e realizzare i propri sogni non è da tutti!

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Cover Ep Amami – Scarica l’album su BeatportITune

D.Come recita il ritornello della canzone “amami, aprimi”. T-Squirt ti ama da quando ti ha conosciuta, e ora vuole aprirti , detta così non suona benissimo ma andiamo al sodo.Performer, attivista LGBTQI, femminista, organizzatrice di eventi. Cresciuta nella periferia romana, trascorri la sua vita nella capitale fino a 18 anni per poi trasferirti a Londra. Raccontaci, com’è stata la tua esperienza Londinese?
R.Era la fine degli anni ’90 ed io ero molto giovane: non avevo nemmeno terminato il liceo quando sono andata a farmi la mia esperienza londinese. Avevo trovato un lavoro al guardaroba di un club queer a King’s Cross… la mia postazione era sotto una scala adiacente alla sala dove si ballava fino a mattina e passavano persone di ogni forma! Mi chiamavano Sphinx, usavo molto kajal per colorare gli occhi e glitter dorati. Non ho retto molto: tre mesi e poi un mio amante che lavorava nella marina a cui piaceva che gli mettessi le mollette sui capezzoli, mi volle regalare un biglietto per tornare a Roma al compleanno di mia nonna
… e non tornai più a Londra per molti anni… Adesso King’s Cross non è più attraversata da modelle fatte di eroina e non ho ritrovato quel locale sotterraneo quando sono tornata qualche tempo fa.

 

D.Dopo queste esperienza incontri il maestro, compianto, Mimmo Pesce, di cui diventi musa. Abbiamo letto che questo per te è stato un incontro determinante, in che modo ti sei sentita e ti senti arricchita da questo incontro?
R.Mimmo Pesce mi manca tantissimo. Scultore, pittore, è stato il primo a portare la performance art in Italia cinquant’anni fa. Lo conobbi a Trastevere nel 2000. Passeggiavo con un mio ragazzo e lui con il suo amico Pablo Taddei, regista amico di quel mio ex. Ricordo come fosse ieri quell’incontro : i suoi occhi luminosi mi accesero una luce. Lo andai a trovare nel suo studio in via Mameli, ricco di sculture, quadri, oggetti da tutto il mondo e bevendo vino rosso cucinava per me cene rigeneranti mentre parlavamo di tante cose e mi apriva mondi nuovi di immaginari, bellezza, cultura , risvegliando la mia curiosità e stimolando la mia intelligenza. Ci contaminavamo discutendo . Mi disegnava. Mi copriva di gesso e mi modellava. Le sue mani erano bellissime, forti. Lo sono sempre state anche mentre si spegneva in quel letto di ospedale … Le sue mani erano potenza. Lui in quel primo periodo della nostra conoscenza mi ha risollevato da un momento molto difficile e mi sono accorta di non essere sola. Non è scomparso, non è morto e non si è spento perchè ci ha lasciato una grande eredità artistica e umana. Per sempre le sue frasi ad effetto e il suo punto di vista sul mondo mi accompagneranno, tesoro prezioso.

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Ritratto di Lilith Primavera – Scultura di Mimmo Pesce

D..Un altra tua esperienza che siamo curiosi di approfondire è quella berlinese, insieme all’amica Lady Maru, bravissima Dj romana che salutiamo affettusamente. Cosa ci racconti di questo periodo?
R.Eh sì! Grande Lady Maru! Ci siamo conosciute Dal Verme mentre performavo “Defilè” nuda dando fuoco a fogli di riviste di moda e siamo diventate subito amiche “a suon di gong unite dal disagio” come direbbe lei ahahahah. Poi mi sono unita a questi suoi due tour Europei del 2010 e 2011 e a Berlino mi ha introdotto alla linsensuppe, ai pingpong con djset, ai locali e ai festival di controcultura, di musica elettronica e indipendenti. Ho conosciuto un sacco di persone meravigliose! Un pomeriggio mi sono ritrovata a prendere parte ad un videoclip di una band newyorkese “ The Ice Machine and Swift” che era a berlino in tour; un’altra in un locale karaoke a girare per Shunda K nel videoclip “It’s time to get paid” in cui mi bacio in bocca per la prima volta con Peaches; una sera ho conosciuto in uno squat Stefania degli OvO gruppo Minimal Extrem Metal e intensissima performer anche solista, che ci ha cucinato quella che è stata la mia prima vera cena vegan: buonissima! Poi con Maru ci facevamo bellissime lunghe passeggiate e mi piaceva sentire l’aria fresca anche ad agosto sotto i leggings che spesso si trasformava nell’amico e affezionatissimo Umido dei festival all’aperto tipo il Dockville ad Amburgo e farci lunghe chiacchierate in notturna mentre lei guidava sotto la pioggia e dovevamo coprire non so quanti chilometri per passare da una data del tour all’altra .

 

D.Nel tuo sito parlando di te leggiamo “la sua curiosità la porta a sperimentarsi in progetti musicali, video, poetici e punk”. Cos’è per te PunK?
R.Punk è un movimento, un genere: contestazione sociale, grettezza, scarsa qualità magari, ma immediatezza nella comunicazione, e tanto da dire e da mostrare al di là di schemi precostituiti, per ampliare limiti e confini e vedere che succede: io metto molta cura e attenzione nelle cose che faccio e in questo momento della mia vita mi sono accorta che mi sono coltivata un pochino di ansie sociali di troppo e per scrollarmele di dosso penso ad una frase che ho letto su un muro: “ meno ansia, più punk” E infatti ci sta bene, mi aiuta a relativizzare molte cose, la mia parte “ punk “ e a dare spazio alle emozioni senza troppi filtri. Per certi versi “Amami” è punk: il testo della canzone, l’irriverenza nel video, la mia voce… tutto molto ben curato ok, ma l’anima è decisamente punk.

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Lilith Primavera  fotografata da Carlotta Cerquetti

D.C’è tanto erotismo e sessualità in quello che fai, ma cos’è per Lilith l’erotismo o cosa il sesso?
R.Sicuramente in “Amami” le atmosfere sono calde e sensuali: sono convinta che l’erotismo, la sensualità e il sesso siano elementi sani di una vita completa e possano essere mostrati per quello che sono attraverso tutti i canali artistici e di comunicazione che abbiamo a disposizione: film, fumetti, canzoni, opere pittoriche e chi più ne ha più ne metta. Una decina di anni fa iniziai con un gruppo di organizzatrici della Ladyfest Roma ad indagare le dinamiche di violenza nei rapporti, da quelle indesiderate, a quelle circoscritte al gioco sessuale nella relazione e mi si aprì un mondo variegatissimo che ancora oggi mi stupisce spesso e volentieri: il BDSM, i feticismi, il bondage, e poi le relazioni poliamorose, gli asessuali… c’è tanto da scoprire rispetto erotismo e sesso!
Ho scritto una storia che si intitola VANILLA e parla proprio di come i vari feticismi che a volte vengono ancora considerati parafilie cliniche, siano in verità per lo più alla stregua di altre modalità di vivere la sessualità che invece sono socialmente accettate e funzionali al mantenimento del controllo sociale e dei corpi. Vanilla è un termine che indica la modalità “ordinaria” di fare sesso, il “fare l’amore” magari farcito di un romanticismo disneyniano che ci racconta di colpi di fulmini, castelli, e “per sempre” assoluti, quando invece ci sono “per sempre” eterni racchiusi in un attimo… A me piace molto la “vaniglia” e sono anche alla ricerca del Vero Amore, ma parto dal Desiderio e dalla pelle, e cerco di non farmi distrarre da copioni già visti, che vanno bene per qualcuno sicuramente, ma non per me.

 

D.Nella tua biografia ampio spazio è dedicato al tuo impegno politico. Qual’è la lotta in cui ti senti di combattere in prima linea oggi? E qual’è la tua visione politica dell’Italia di oggi?
R.Il Femminismo insegna che “il privato è politico” e in questo momento mi è chiaro che ho voglia più che mai di essere riconosciuta per le mie professionalità a livello lavorativo, perchè troppe volte sono stata discriminata in quanto donna, in quanto donna intelligente e preparata, in quanto donna nata maschio, in quanto donna tettone munita e non voglio essere presa in giro da chi vuole affibbiarmi una etichetta per relegarmi in ruoli marginali immaginifici che non sono io… se non magari per recitare un ruolo a teatro o in un film, ma quella è un’altra storia no?
Fellini diceva “Io non voglio dimostrare niente, voglio solo mostrare” …Ho l’impressione che la situazione politica in Italia questo non lo consenta: c’è un oscurantismo che mi fa rimpiangere i film anni ’90 in cui recitava Eva Robins.
Il 25 Novembre parteciperò alla manifestazione nazionale indetta da Non Una Di Meno.

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D.Ritorniamo al presente, con uno sguardo al futuro Lilith. Abbiamo parlato all’inizio della tua canzone appena uscita. Ci piacerebbe però ascoltarla dal vivo, date in programma?
R.Ci sono state due release party qui a Roma molto belle e partecipate! Adesso sarò ospite in altri eventi che renderò note sulla mia pagina Facebook “Lilith Primavera”, ma tutti i mercoledì suono il basso e canto ne La Conventicola Degli Ultramoderni, a San Lorenzo: uno spazio tempo assurdo in cui si esibiscono tantissimi performers da tutto il mondo grazie a questa attività rara voluta da Mirko Dettori e Maria Freitas che accompagno con le mie proposte appunto tutti i mercoledì.

 

D.Prima di salutarti, un ultima domanda sul tuo futuro. Progetti in cantiere e sogni da realizzare?
R.Sì!!! Sono in fibrillazione per una possibile mia trasmissione radio su una frequenza in FM molto conosciuta come autrice e voce, ma non aggiungo altro per scaramanzia. E poi parte in queste ore una mia rubrica su Post.it Roma, una rivista mensile che suggerisce i migliori eventi nella capitale con tanti inserti interessanti, sia in cartaceo che on line, in cui rispondo a domande e do consigli discutibilissimi su quelli che sono i nostri amori… Quindi scrivetemi dei vostri amori fluidi e vi risponderò come nella migliore tradizione de La Poste Del Cuore lilithprimavera.amami@outlook.com !

 

Contatti:
Sito: lilithprimavera.org
Facebook: facebook.com/lilithprimaveraofficialpage
Contatti per scaricare l’album Amami
Beatport : beatport.com/release/amami/2123747
ITune : itunes.apple.com/us/album/amami-ep

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