Man in the Box, un racconto di MetaLinda. Capitolo 2.

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Man in the Box
Un racconto di Meta Linda.

Illustrato da Davide Maresca

Capitolo 2

Erano passate settimane, ma Tony Grindr non lo aveva ancora scaricato.
Ci aveva pensato più di una volta, però.
Dalle ricerche che aveva fatto, gli era sembrato di capire che sarebbe stato fattibile creare un profilo inserendo solo qualche foto in cui non fosse chiaramente riconoscibile, e poi restringere le ricerche a una specifica zona.
Scegliere uno username vago e concedersi un diversivo innocente, giusto una mezz’oretta.
Il film che aveva scelto era iniziato, ma Tony nel frattempo aveva installato l’applicazione e creato quel profilo “basso profilo” …
Ma sì, per sperimentare! Per curiosare un po’, guardare qualche foto e, perché no, fare due chiacchiere in chat con qualche perfetto sconosciuto.
Era una cosa innocente, se lo era ripetuto fino a convincersene del tutto…
E poi quella sera sarebbe stato completamente solo.
Se i suoi sospetti erano fondati, sua moglie in quel momento era alle prese con un pene in carne e ossa… O forse, visto che l’alibi che aveva scelto era la cena a base di sushi, sarebbe stato più corretto dire con un pesce, vivo e vegeto.
Non sarebbe stato un grosso problema se lui si fosse concesso di stuzzicarne qualcuno virtualmente, relegato dietro lo schermo dello smartphone.
A cominciare dal suo di cazzo, ancora intrappolato nelle mutande… Dopo le prime foto aveva già iniziato a dare qualche segnale di risveglio.
C’erano un paio di tipi davvero carini, poco più che ventenni, tipo gli attori di Mare Fuori, con quel loro fascino da cattivi ragazzi che tanto piace alle nuove generazioni.
Lui però aveva ben altri standard: era abituato agli omoni del crossfit, era quello il genere di uomo su cui si ritrovava a fantasticare…
Lo eccitava l’idea di essere toccato da mani esperte, stretto da braccia muscolose coperte da una spolverata di grigio.
I brizzolati: quelli sì che lo facevano eccitare!
Tipo Giulio, il suo istruttore al box.
Una volta lo aveva osservato mentre si scioglieva i capelli: i suoi ricci perfetti erano ricaduti sulle spalle tutte sudate del post allenamento, colpendole come tante sottilissime fruste. Poi li aveva raccolti di nuovo scoprendosi il collo…
Quella sera, dopo essere tornato a casa, Tony si era chiuso in bagno e si era fatto una sega, immaginando di afferrare i bei ricci di Giulio e tirarli forte, leccando quel magnifico collo.
In pratica ciò che avrebbe voluto fare anche in quel momento.
Il cazzo nei boxer iniziava a fargli male: fu un sollievo liberarlo da quella prigione di stoffa.

E nel frattempo continuava a sbirciare le foto di Grindr, per cercare un profilo che lo ispirasse.
Ragazzino…
Sfigato…
Oddio, no, troppo magro!
Eccone uno: lui di spalle, con tutti i muscoli al punto giusto e, sullo sfondo, un mare al tramonto.
Beh, niente male la schiena del romanticone!
Entra nel profilo: una bio con tanto di citazione di Pavese.
Mmm abbiamo un intellettuale qui!
Ma soprattutto, altre foto.
Nessuna del suo viso, ma questo se lo aspettava: Timido85, evidentemente, era azzeccatissimo come
nome.
In compenso, però, tante foto di particolari del suo corpo: capelli grigi al vento (ma quelli li aveva notati già nella foto profilo, erano decisamente il suo chiodo fisso), poi un primo piano dei suoi addominali allo specchio, con l’elastico dei boxer che segnava prepotentemente il pube scolpito e leggermente peloso.
E poi, una foto di una delle sue mani, intenta a stringere un culo perfetto che sembrava estremamente sodo.
Quanto gli sarebbe piaciuto usare le sue, di mani, per schiaffeggiare quel bel culo.
Sulle dita, fra il medio e l’anulare, Timido85 aveva una macchia: sembrava un tatuaggio ad un primo sguardo…
E invece no. Screenshot, zoom: una voglia scura, a forma di fiammella.
A Tony piacevano i dettagli, adorava soffermarsi sui particolari fisici curiosi delle persone che osservava, era uno dei suoi fetish.
Alla fine, dopo qualche tentennamento, si decise a inviare un tap a Timido85.
Ma si, che cazzo me ne frega!
Ormai si stava segando guardando le foto di quell’uomo…
Avrebbe potuto anche rispondergli, altrimenti quelle immagini del suo corpo erano già degli ottimi spunti per accendere la sua fantasia…
C’era uno scatto frontale del suo pacco coperto solo da un costume da bagno bianco, bagnato per giunta.
E c’era davvero poco lasciato all’immaginazione in quella foto.
Timido85 era davvero notevole: quegli 85 non potevano di certo essere un indizio sulle sue dimensioni, che però sembravano lo stesso più che ragguardevoli.
Ed eccitanti.
Se lo stava menando forte, e immaginare che a toccarglielo fosse il ragazzo di Grindr lo mandava completamente in visibilio.

Stretto forte fra quelle dita affusolate, che sarebbero scivolate verso il basso, stuzzicandogli anche le palle, e verso l’alto, fino alla punta bagnata del suo cazzo.
Cosa non avrebbe dato in quel momento per far uscire Timido85 dallo schermo del cellulare e farlo comparire lì, davanti a lui, ai piedi del suo divano.
Per vedere le sue labbra schiudersi e poterglielo infilare in bocca…
Gli schizzi di Tony arrivarono fin sul tappeto, e i suoi gemiti richiamarono i tre mici di casa, che si disposero attorno al divano e iniziarono a fissarlo.
«Ragazzi, questo sarà il nostro piccolo segreto!»
Rise, poi si alzò e spense la tv.
Del film, manco a dirlo, non ci aveva capito niente. Prese della carta in cucina per pulire il piccolo macello che aveva fatto: grande sborrata grazie a Timido85.
Non aveva risposto al suo tap, squillo, trillo o qualunque fosse il nome di quel tentativo di approccio: forse era davvero tanto, tanto timido, oltre che molto sexy.
O magari dormiva già a quell’ora.
Ma tanto ormai lo aveva fatto, perché crucciarsi!? Tony spense il cellulare e se ne andò a letto: il giorno dopo avrebbe disinstallato l’app… Quasi sicuramente.
Meglio ripensarci a mente, e cazzo, freschi.

Man in the Box, racconto erotico di Meta Linda, disegno dell'illustratore Davide Maresca
© Davide Maresca

(CLICCA QUI per leggere il capitolo 1)

Biografia MetaLinda

MetaLinda, pseudonimo di Ermelinda Gallo, copywriter, ghostwriter, vari writer, con la passione per la scrittura. Negli ultimi due anni ha curato un blog dedicato alla sessualità e alle relazioni. Quando non scrive, si diverte a dare sfogo alla sua vena comica. Dal 2022 collabora al progetto artistico-umanitario della cantante e attivista per i diritti umani Benedetta Paravia “Women in Love”, contro le mutilazioni genitali femminili. Ha diversi progetti in cantiere, anche se un po’ le dispiace di averli in un Paese dove il ministro che si occupa di cantieri e similari è Matteo Salvini.

Contatti
Instagram: meta_linda

Biografia Davide Maresca

Davide Maresca, per gli amici Dado, classe 1992. Dopo il liceo artistico ha continuato a coltivare la sua passione per il disegno, ed essendo cresciuto a pane e supereroi, ha iniziato a realizzare contenuti a tema sui social. Amante degli universi Marvel e DC e della cultura pop in generale, si dichiara devoto fedele del
credo Star Wars. Ha anche il superpotere del rock’n’roll e ha cantato/suonato chitarra e/o batterie in diverse band, coltivando anche progetti come solista.

Contatti
Instagram: ildadostar

 

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