Masturbazione: ovvero conosci te stesso.
a cura della Dott.ssa Consuelo Favaron Psicoterapeuta
Si può trasformare la consueta, se non scontata, pratica della masturbazione in una nuova esperienza che ci permetta di arricchirci internamente e raggiungere nuove forme di consapevolezza di sé stessi e del proprio corpo?
Nei percorsi terapeutici arriva sempre il momento in cui diventa necessario lavorare sulla sfera sessuale del proprio corpo.
Nel mio lavoro clinico con i pazienti il tema fondamentale è l’autoconsapevolezza.
È necessario raggiungere una consapevolezza dei nostri pensieri, sensazioni ed emozioni per conoscere, comprendere e curare noi stessi.
Spesso distogliamo il nostro “sguardo” interiore quando dobbiamo confrontarci con alcune parti di noi, cercando di rimanerne distaccati, quasi a volerne negare l’esistenza nonostante questo possa significare rinunciare alle parti più profonde di noi.
Sperimentare, entrare e vivere appieno tutte le nostre parti ci permette di divenire padroni di noi stessi.
La masturbazione, in quanto atto rivolto alla conoscenza di sé, può essere considerata l’occasione giusta per svolgere un ottimo esercizio di autoconsapevolezza.
La premessa di questa pratica è di dimenticare quello che pensiamo di sapere, di rinunciare alla semplificazione a favore del “disordine” e dell’incertezza, e di lasciare le abitudini da parte; per chi pratica la masturbazione da diversi anni soprattutto, è molto facile cadere in automatismi e gesti meccanici. È importante riuscire a riassaporare quella curiosità e tolleranza del dubbio che ci alimentava e contraddistingueva le prime volte in cui ci masturbavamo; riscoprire quelle sensazioni nuove ed eccitanti di ascolto dei sensi.
È necessario andare oltre alle zone genitali per riconsiderare il potenziale erogeno di ogni parte del corpo; ricordandoci inoltre che il piacere non si esprime solamente attraverso il semplice orgasmo.
Possiamo dunque concederci un piccolo esercizio che unisca masturbazione e conoscenza di noi.
Quando parlo di pratica o esercizio non parlo di tecniche di rilassamento, di svuotare la nostra mente da tutti i pensieri, di musica soft e occhi chiusi, ma di esperire.
Dobbiamo diventare una sorta di “scienziato” di noi stessi, il quale osserva con curiosità e umiltà quel che esperiamo.
L’obiettivo finale pertanto non è l’orgasmo quanto piuttosto ascoltare le nostre sensazioni nel qui ed ora.
Senza ricordi o aspettative, che se dovessero arrivare dobbiamo accogliere per riportare la nostra consapevolezza al momento presente; senza giudicare o forzare, ma osservando quello che succede al nostro corpo, alla nostra mente.
Di seguito elencherò alcuni consigli per iniziare a trasformare la masturbazione in un atto di autoconoscenza.
L’AMBIENTE
- Niente porno.
la visione dei porno ti impedirebbe di sentire e ascoltare le tue fantasie. - Niente fretta.
- Per sentire le tue sensazioni non puoi correre o avere un’orgasmo da rincorrere.
Anzi fermati poco prima di raggiungere l’orgasmo. E poi rinizia. - Niente interferenze.
- Spegni telefono, televisore e chiudi la porta. L’ansia di essere interrotto non serve.
IL CAMBIAMENTO
- lnizia vestito.
- Inizia a sentire i vestiti sul tuo corpo, che sensazione ti danno, sono larghi oppure stretti, lisci o ruvidi, caldi o freddi. Li toglierai se e quando vuoi.
- Non iniziare da zone erogene.
- Stimolare pene, vagina, clitoride, testicoli e capezzoli per primi impedisce di scoprire altre parti del corpo ugualmente.
- Cambia posizione.
- Sperimenta diverse posizioni, non solo sdraiato o seduto, anche in piedi, sdraiato a terra e con le gambe appoggiate al muro, in ginocchio, carponi.
- Cambia uso agli oggetti.
Usa oggettI, superfici in modo diverso dal loro uso per sentire sul tuo corpo (il liscio, il ruvido, il freddo, il caldo).
CONOSCI TE STESSO
- Traccia il tuo percorso.
- Esplora tutto il corpo come se non fosse il tuo, curiosa nei tuoi angoli più nascosti.
- Usa i cinque sensi.
- Annusa ad occhi chiusi.
- Sfiora, pizzica, stringi, tocca.
- Assaggia la tua pelle, i tuoi umori.
- Ascolta i tuoi respiri, la tua voce.
- Guarda.
- Asseconda i tuoi movimenti.
- Cammina, salta, strusciati, muovi il bacino. Il movimento deve corrispondere al ritmo dell’eccitazione.
SPORCA, PARLA, FAI SILENZIO
- Lascia uscire i tuoi umori, urla, sussurri o silenzi.
- Ringrazia e ringraziati e prendi appunti!
- Alla fine della tua pratica prenditi qualche secondo o minuto per godere pienamente di quello che è successo e dei benefici che esso ha comportato e prendi appunti per la prossima avventura.
Buona sperimentazione.
Biografia CONSUELO FAVARON
Psicologa ad indirizzo Clinico e di Comunità
Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico relazionale e familiare
Consulente sessuale.
Fare terapia, per me, significa credere nel cambiamento della persona, delle coppie, delle famiglie, della società. Il mio lavoro quotidiano è aiutare le persone a cambiare quello che nella vita le ostacola, le fa soffrire, gli impedisce di crescere, di fare scelte.
Credo che il cambiamento sia possibile sempre anche nelle situazioni apparentemente più difficili o impossibili. Il cambiamento inizia quando diveniamo consapevoli e padroni di noi stessi, delle nostre sensazioni ed emozioni.
Ho iniziato il mio lavoro con i bambini e ragazzi di famiglie con problematiche psicologiche, sociali, economiche e culturali.
In seguito mi sono specializzata nell’abuso sessuale infantile e le conseguenze anche nella vita adulta. È proprio nel lavoro di riappropriazione di sé stessi dopo eventi traumatici che ho iniziato a pensare a come utilizzare varie esperienze quotidiane per sentire sè stessi.
Attualmente lavoro come Psicoterapeuta sempre alla ricerca insieme al paziente di nuovi percorsi di consapevolezza.
Contatti Consuelo Favaron
Iscrizione Albo degli Psicologi del Lazio n.9674
favaron.consuelo@gmail.com
Studio: Largo dell’Amba Aradam 11, 00184 Roma
Via dei Pescherecci, 15 00122 Ostia Roma
Contatti Viola Gesmundo
Instagram: @viola.gesmundo_illustrations
Condivisione Rumorosa di arte erotica ricercata e sconosciuta, di sontuosa volgarità e raffinata pornografia.