T-Squirt incontra – Intervista a Mew Memore

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Chi è Mew Memore? Una, se non “la”, domanda più complicata in assoluto. Raccontare il proprio io è una cosa quasi impossibile. Si inizia a pensare a chi si è cercando di descriversi con sincerità, attingendo ad aneddoti del passato che possano spiegare il perché si sia così, ma poi si pensa di risultare melensi..allora si taglia e si cerca di condire il tutto con qualcosa di più easy, sentendo dentro di sè che non si sta dicendo tutta la verità. Insomma, è un casino! Beh, si può dire che Mew naviga nell’overthinking, è una persona sicuramente che pensa tanto, troppo..nel caso non si fosse capito..

Mew Memore è un personaggio che fa parte della vita di Manuel da tanto tempo e che, proprio per questo, ha subíto tante evoluzioni. È un mezzo, che permette di esprimere arte, che siano le sue illustrazioni sui social o i suoi show da Drag. Un mezzo che a volte viene forse violentato, ma è indispensabile per capire fin dove ci si possa spingere..una maschera che spesso racconta più di ciò che vi sta dietro.

Ma tra Manuel e Mew non vi è alcun contrasto, a differenza di molte persone che vengono fagocitate dal proprio personaggio, Manuel verrà sempre prima di tutto.

Mew Memore
Mew Memore

Parlando di illustrazioni, Mew disegna da quando ne ha memoria. Suo papà era bravissimo a disegnare. Ci si incantava a guardarlo, come riusciva con un foglio e una matita a creare dal nulla delle vere meraviglie. Quella passione trasmessa non ha mai abbandonato Mew, che la porta avanti tutt’ora, sperimentando ed evolvendola. Se dovesse definire il suo stile, sarebbe abbastanza complicato, nel senso che sperimenta molto, spaziando dal realistico al comics, sfumati o minimal grafici, coppiette felici o nudi soft porno, non per nulla ha il profilo Instagram perennemente bloccato, maledetta censura! Ma dopo tutto ci sta, pure essere censurati fa figo sotto un certo punto di vista, no? Comunque sicuramente la sua arte è prettamente “queer”, perché dopotutto è il suo mondo e disegnare un qualcosa che ti appartiene ti permette di metterci l’anima, lasciando siano anche i tuoi pensieri ed emozioni a parlare.
Mew Memore non ha mai fatto un vero e proprio coming out, semplicemente perché non ha mai nascosto chi fosse. Ha semplicemente vissuto la sua vita nel modo più spontaneo che il suo io suggerisse, da quando alle elementari ad esempio organizzava i balletti di fine anno sulle canzoni delle Spice Girls.

Mew Memore
Mew Memore – T-Shirt Giochi Viziosi by T-Squirt

Certo non è stato facile, soprattutto quando la spontaneità veniva ripagata con pura cattiveria.
Ha perso “amici” con un banale sms, ha rischiato le botte e se avesse avuto soldi per ogni volta che qualcuno avanzasse una critica, ora potrebbe comprarsi la luna. Tutto ciò ha forse inacidito la sua persona, ma ha anche instillato quella forza che è necessaria e, che sia attraverso i disegni, canti, balli o parole, se può anche solo in parte trasmetterla a qualcuno, lo fa più che volentieri. Il suo consiglio per chi attraversa qualsivoglia difficoltà legata al proprio affacciarsi al mondo, è di non ascoltare niente e nessuno e proporsi per quello che si è. Non dobbiamo presentarci per “convenienza” con un qualcosa che non ci appartiene, non faremmo altro che omologarci e “spegnerci”.
La cosa porterà a difficoltà ed emarginazione? Probabile, ma se come Mew pensate prima all’espressione della vostra persona, avrete vinto comunque.

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore con la t-shirt Giochi Viziosi by T-Squirt
© Mew Memore – T-Shirt Giochi Viziosi by T-Squirt

Manuel, per prima cosa vorremmo ringraziarti per il tempo che ci hai concesso, per i disegni che hai realizzato per noi e per il racconto di te che ci hai scritto. Inizi a disegnare anche grazie a tuo padre che da piccolo di ispira. Ricordi i tuoi disegni, i tuoi primi scarabocchi?
Assolutamente si. Cercavo di emulare mio papà, con scarsi risultati, ma era tutta pratica. Infatti piano piano sono migliorato. Ricordo in particolare un cavallo, fatto alle elementari. Sono passati quasi 30 anni e la mia maestra dell’epoca ancora ne parla. So’ soddisfazioni!

 

Successivamente per coltivare questa tua passione, hai percorso studi a tema come l’artistico oppure hai preso tutt’altra strada?
Il liceo artistico era un’opzione, ma poco “concreta” in ambito professionale. Diciamo che la mia situazione famigliare mi ha sempre portato a tenere i piedi ben saldi per terra, e quindi alla fine ho optato per un istituto professionale, indirizzo grafico..ed è servito, alla fine sono 16 anni che faccio il graphic designer.

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore
© Mew Memore

Nella tua biografia ci descrivi come riesci a trovarti a tuo agio con stili diversi. Ma tra tutti c’è un modo di disegnare che ti permettere di esprimerti al meglio delle tue potenzialità? Oppure uno stile che preferisci anche solo esteticamente nel suo risultato finale?
Lo stile realistico è sicuramente il più lungo e complesso da realizzare, ma il risultato finale ti soddisfa… anche se ammetto che piuttosto di un disegno realistico, alla fine tanto vale fare una foto, no? Quindi alla fine direi che preferisco uno stile più comics, grafico, che rappresenti un qualcosa che va oltre la realtà oggettiva.

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore
© Mew Memore

Hai avuto problemi di censura sui social, ma quanto questi ti hanno dato in termini di visibilità e cosa pensi della censura che attuano riguardo la nudità nell’arte?
È una cosa che mi fa una rabbia immensa. Non ho mai pubblicato nulla di pornografico, nemmeno nudi integrali, e ciò nonostante ho il profilo in shadow ban su Instagram da tipo 3 anni. Dovrei puntare più su Twitter ad esempio, ma sono uno che odia le ingiustizie, e sono una testa dura, e vedere che su Instagram ci sono due pesi e due misure sulla gestione della censura, mi fa intestardire sull’insistere e dimostrare che alla fine trovo lo stesso un modo per avere il mio spazio?

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore
© Mew Memore

Come ci scrivi la tua arte è prettamente Queer, cosa vuol dire per te questa parola?
Al giorno d’oggi c’è un gran casino, riconoscimenti e specifiche che trovo del tutto inutili, se non per etichettarsi ulteriormente evidenziando le differenze, invece di puntare banalmente sull’ uguaglianza dell’essere semplicemente persone..in ogni caso reputo “queer” tutto ciò che è propenso alla libera espressione e al rispetto di ogni individuo.

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore con la t-shirt Giochi Viziosi by T-Squirt
© Mew Memore – T-Shirt Giochi Viziosi by T-Squirt

Chi sono gli artisti le artiste Queer che ami di più? Sia riferito al tuo campo, illustrazione, che in generale?
Nel campo dell’illustrazione non seguo praticamente nessuno, perché non amo molto lasciarmi “influenzare”..a dirla tutta non sono proprio uno che segue nessuno in particolare… non sono il classico “fan” che ha i suoi idoli del caso..in campo lavorativo/artistico tendo molto a pensare a quello che faccio io e basta.

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore
© Mew Memore

Ci scrivi che non hai mai fatto un vero e proprio coming out in quanto hai vissuto la sua vita sempre in maniera limpida. Molt3 ragazz3 però sai bene che non riescono a vivere serenamente il proprio io. E questo è un tema molto delicato e difficile da affrontare avendo ognuno di noi una propria sensibilità. Ma se dovessi dare un consiglio a chi nasconde il proprio essere, cosa Che deve trovare la forza di avere rispetto del proprio io. Lo so, non è facile quando il tuo essere non rispecchia lo standard che ti circonda, ma omologarsi significa spegnersi, reprimere ciò che si è..e credimi, più ti permetti di esprimerti davvero, più permetti a chi sposa le tue idee di avvicinarsi a te, e non sarai più solo.

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore
© Mew Memore

Proprio questa tua liberà di viverti senza nasconderti ti ha fatto perdere amici e ti ha fatto subire cattiverie. Cosa ti ha deluso di più e cosa invece ti ha dato la forza o ti ha sorpreso in maniera positiva?
Mi hanno deluso le persone, in generale. Persone ormai talmente concentrate sull’apparire e sull’ omologarsi al credo comune, che nemmeno si accorgono di quello che perdono e del male che causano. Ma quando sei una persona che come me ha ormai poca fiducia nell’essere umano, ti rendi conto di apprezzare ogni minimo piccolo gesto di umanità, ed è una cosa che ti fa sentire vivo, presente.. e ti fa venire voglia di trovare la forza di urlare al mondo questa “sensibilità” sperando possa in qualche modo diventare contagiosa.

 

Ritorniamo alla tua arte. Ti dedichi molto ai ritratti di personaggi più o meno famosi. Come scegli chi illustrare?
Beh le scelte sono tendenzialmente due 1) artistica: una persona la cui foto mi ha ispirato a tal punto di farmi già immaginare l’illustrazione finita 2) commerciale: la persona con tanti followers che so può darmi visibilità ?

Illustrazione realizzata dall'artista queer Mew Memore
© Mew Memore

Qual è il tuo sogno da illustratore? Un qualcosa che vorresti realizzare e che ancora non hai avuto modo di fare?
Non ho un sogno particolare, sto vivendo la giornata. Certo sarebbe bello qualcuno si accorgesse di me magari, avere conferme che mi permettano di dirmi senza alcun dubbio “ma allora stai davvero facendo qualcosa di buono” .

 

Manuel, non ti ringraziamo ancora per il tempo che ci hai concesso, come di consueto ci congediamo da te con un ultima domanda, sul tuo futuro. Cosa ti auguri a livello personale e cosa invece come artista?
A livello personale mi auguro due cose..primo, sicuramente di trovare un mio equilibrio, una pace interiore..e secondo, e questo vale anche come artista, di non spegnermi mai, permettendo al mio essere di esprimersi indipendentemente da ciò che il mondo vuole impormi.

 

Contatti:
Instagram: @mew_memore
Mail: mew88@icloud.com

 

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