Valeria Ciardulli, ha 41 anni e vive a Roma. Ha studiato grafica pubblicitaria e finita la scuola inizia a lavorare in un’agenzia di comunicazione.
Si appassiona alla fotografia da poco più di un anno durante il primo lockdown, per evadere dalla reclusione forzata. Nasce così il progetto “My perfect little world”.
L’approccio alla fotografia di Valeria Ciardulli è gioso, colorato e ironico come lei stessa ci scrive: “Il mio approccio minimalista ed eccentrico alla fotografia è simile alle piccole gioie della vita di Amelie Poulain, un’icona con cui condivido l’euforia della semplicità. Non mi prendo mai sul serio e con l’immaginazione, la creatività e l’ironia posso arrivare ovunque”.
Con questa galleria vi mostreremo alcuni dei suoi scatti che sono in assoluta sintonia con il nostro contenitore/progetto Porno Agricolo. Prima però vi proponiamo una breve intervista a Valeria Ciardulli, per scoprire come nascono le sue foto e altre cose che scoprirete solo leggendo. Buona lettura e buona visione.
Ciao Valeria, ci fa molto piacere ospitare le tue foto nel nostro spazio virtuale. E ci fa inoltre piacere questa chiacchierata che ci farà scoprire qualcosina in più sul processo creativo che porta a realizzare i tuoi scatti soprattutto quelli a tematica “Porno Agricolo”. Prima però ti va di raccontarci come e perché ti sei avvicinata al mondo della fotografia e come nasce il progetto My perfect little world?
Ciao! Per prima cosa grazie mille per questa opportunità.
La macchina fotografica mi è letteralmente caduta tra le mani in una serata di salsa in cui il mio amico fotografo voleva ballare e mi ha chiesto di tenergliela. Ho scattato qualche foto e siccome ha notato che avevo occhio nelle serate successive ogni tanto me la lasciava. Successivamente mi ha consigliato di comprarla così quando lui non poteva sarei andata io al posto suo. Sono riuscita a fare tre serate e poi hanno chiuso tutto! Mi sono ritrovata quindi a lavorare da casa e avendo un po’ più di tempo ho incominciato a sperimentare e ad utilizzarla. Una mattina di maggio entrava un fascio di luce bellissimo in salone e vicino ci stavano tutte le macchinine di mio figlio. Ho fatto un’associazione strana, delle solite mie ed è uscito fuori il primo scatto “tunnel” in cui il fascio di luce fa da strada alla macchinina che entra nel tunnel del seno. Da lì un’idea dopo l’altra in cui parti del mio corpo vengono associate con un concept ed ironia utilizzando oggetti, giochi, frutta, verdura e tutto ciò che trovavo vagando per casa.
Il tuo corpo è co-protagonista fondamentale dei tuoi scatti. Giochi con esso e con gli altri elementi della foto. Qual è il rapporto che hai con il tuo corpo? Il tuo approccio al nudo è erotico, sessuale e sensuale oppure esclusivamente ironico ed estetico?
Il mio corpo ho imparato a conoscerlo meglio grazie a questo progetto, ormai sono totalmente a mio agio, giro per casa nuda tra uno scatto e l’altro e penso che avrò fatto felici molti vicini.
L’approccio al nudo non è nulla di erotico o sessuale, sono io che con la mia semplicità ed ironia comunico tramite il corpo e gli oggetti. Poi ovvio che magari una linea sottile di sensualità c’è però non è voluta, magari è proprio quello che piace, il fatto che sia sottile e delicata.
Cosa ti spinge ad utilizzare la frutta o la verdura nei tuoi scatti?
Il concept, parte sempre tutto da lì, quando ho utilizzato la lattuga per esempio l’idea era quella della tartaruga ribaltata (“addominali al rovescio” che prima o poi mi verranno, forse) quindi cosa mangia una tartaruga? La lattuga! Messa vicino la pancia e con la caption giusta il gioco è fatto. Pochi elementi semplici e puliti.
Qual è per te la frutta o la verdura che esteticamente ti piace di più fotografare e quale invece ritieni sia la più erotica?
Non credo di avere preferenze, se mi fanno venire l’idea vanno bene tutte.
Erotica??? Volevi dire ironica! Le ciliegie perché da bambina le mettevo sempre sull’orecchio e facevo finta di avere degli splendidi orecchini senza dover fare il buco!
Molto belli e simpatici i tuoi ultimi scatti. L’accostamento tra la foto e i titoli di ciascuna di esse è molto divertente. Così troviamo “la boscaglia”, “la pelata”, “la patata”, “’l’abbronzata” e “la beauty”. Come nasce l’idea? Ci possiamo aspettare nuove foto di questo tipo oppure stai già pensando ad altro?
Come nasce l’idea? Ovviamente fa ridere! Mio figlio si lamentava sempre che il sugo che facevo con i pomodori avesse la buccia, sono una schiappa in cucina e mi hanno illuminato facendomi scoprire che se metti i pomodori a bollire per qualche minuto la buccia si leva da sé! Quindi un bel giorno avevo tutti questi piccolissimi pachino pelati tra le mani e l’associazione è stata istantanea…la pelata che associata al corpo femminile mi ha riportato immediatamente al modo in cui le donne si “aggiustano”! Le altre sono venute facili, la boscaglia con dei bei broccoli, la patata non ha bisogno di presentazioni, l’abbronzata con le carote e la beauty con i cetrioli.
Nuove foto di questa serie non credo, magari utilizzerò frutta e verdura per qualche altro concept.
Contatti
Instagram progetto:@_my_perfect_little_world
Instagram Valeria Ciardulli: @valerycia
Facebook: ValeriaCiardulliGraphicPhotography

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