“Viviamo in un mondo in cui basta un clic per vedere scene di sesso,vediamo corpi nudi in TV ogni giorno, siamo assuefatti, per questo credo che l’illustrazione erotica comincia ad essere davvero un modo per rieducarci all’erotismo” Niente Caffè
Niente Caffè, ovvero Alessandra Finiello, è una giovane e talentuosa illustratrice nata ad Atina, in provincia di Frosinone, il 18 Aprile del 1990. Già da piccolina mostra interesse per il disegno e crescendo decide così di frequentare il Liceo Artistico. Qui ha il suo primo approccio vero e diretto con il mondo dell’arte. Dopo il Liceo ha un periodo di riflessione e dubbi che non l’allontanano comunque dal disegno, anzi decide di iscriversi in Accademia,scegliendo l’indirizzo di Graphic Design. Finita l’Accademia crea la sua pagina Instagram Niente Caffè. Ed è proprio nella vetrina virtuale di questo social che possiamo ammirare i suoi lavori. Le sue opere sono realizzate in digitale ma hanno un effetto visivo, un calore, simile a un disegno realizzato a mano. L’effetto acquarello, tecnica amata dall’artista, aiuta a diffondere ulteriore armonia e delicatezza in contrapposizione con le linee decise e precise del digitale. Questo connubio digitale-acquerello, riuscito e di gradevolissimo impatto visivo, conferisce un’anima vintage alle illustrazione anche grazie all’uso di colori tenui e caldi. Nei disegni di Niente Caffè c’è tanta femminilità, l’universo donna decantato nelle sue forme più varie. Sensualità e dolcezza, leggerezza e introspezione, e nel suo ultimo progetto tanto erotismo. Di questo e di altro ne parleremo con l’artista nell’intervista che abbiamo realizzato con lei. Prima di dare spazio alle sue parole, siamo felici di annunciarvi che alcune delle sue opere sono disponibili nel nostro sito (CLICCA QUI).
Domanda.Ciao Alessandra, felici di poterti intervistare. Iniziamo a conoscerti rivivendo con te i primi ricordi riguardo la tua passione per il disegno. Quando è che ti appassioni all’arte e all’illustrazione? Ricordi il tuo primo disegno quale fu?
Risposta.Ciao Enrico, il piacere è tutto mio! Vi seguo dagli albori della vostra attività sui social è un onore per me conoscervi. Beh, sinceramente di ricordi legati al disegno ne ho davvero tantissimi, anche perché davvero è una passione che nasce con me e che ho portato avanti nel tempo mano per la mano come se fosse una grande amica,mi piace pensare a quando all’asilo ho scoperto un giochino stupendo che si chiamava “gira la moda”il sogno di tutte le bimbe all’epoca, ed era senza dubbio il mio gioco preferito, passavo le ore a creare abiti e a ridisegnarli, ricordo che quando mi facevano la classica domanda “che vuoi fare da grande?” io rispondevo “la stilista di moda”! mi è sempre piaciuto disegnare donne e abiti,è una cosa che ancora oggi faccio nelle mie illustrazioni,mi piace raffigurare donne con un certo stile piuttosto che un altro,penso che il modo di vestirci dica tanto di noi, soprattutto in noi donne! le nostre scelte stilistiche anche se non ce ne rendiamo conto ci caratterizzano tanto ed è attraverso quello che comunichiamo stati d’animo e molto altro.
D.Quale percorso hai scelto di percorrere per diventare una illustratrice e quando dura è la strada per chi vuole vivere con i propri disegni?
R.Il liceo Artistico è stato fondamentale, il primo approccio vero al mondo dell’arte, poi l’ultimo anno di liceo decisi di intraprendere una scuola di fumetto nelle vicinanze del mio paese, che devo dire mi è stata molto utile negli anni per imparare a realizzare i miei personaggi, è stato lì che ho approfondito le basi di anatomia e prospettiva che ancora oggi utilizzo per disegnare … Dopo il liceo non sapevo cosa fare, quindi per un po’ ho lavorato come barista per iniziare guadagnare qualcosa, ma sentivo che non poteva essere la mia strada, per quanto mi piacesse il contatto con la gente sentivo il bisogno di “creare”.. quindi ho deciso di iscrivermi in Accademia, ho scelto l’indirizzo di Graphic Design perché volevo imparare ad utilizzare Photoshop e Illustrator, ma nel corso degli anni ho capito che l’illustrazione era la cosa che mi attraeva di più. Beh se vuoi sapere se la strada è dura ti dirò,si lo è! è durissima, soprattutto in Italia. Siamo tanti e tutti molto talentuosi, quindi la concorrenza è spietata ed entrare in questo mondo ma soprattutto far capire cosa noi illustratori facciamo,spesso è davvero difficile.
D.Come nasce il tuo nome d’arte Niente Caffè?
R.In realtà questo è un mio piccolo segreto che non voglio svelare eheh! Quando mi fanno questa domanda cerco di rigirarla all’interlocutore, mi piace sapere cosa evoca questo nome che di fatto è un po’ “Dada” ma stranamente funziona. Quindi a cosa pensi se ti dico “niente caffè”?..ad ogni modo dato che nell’illustrazione sono una “sperimentatrice” e che cambio in continuazione tema e a volte anche stile, per la mia pagina non volevo nulla che mi definisse, anzi! Ti dirò, inizialmente volevo restare anonima e non espormi, quindi ho pensato ad un nome che restasse sul vago, che non definisse nulla ma che restasse in testa, quindi cos’è che gli Italiani amano più del caffè? Forse la pizza! Ma “niente pizza”non suonava bene!
D.Quali sono le tecniche che prediligi e perché?
R.Ho sempre amato dipingere con l’acquerello, l’acqua in generale è il mio elemento preferito, non esiste niente di più perfetto secondo me… c’è una frase bellissima che dice “L’acqua non oppone resistenza.
L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. L’acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra” . Penso che sia il mezzo più espressivo che si possa usare.
Negli anni poi ho cercato di “digitalizzarlo” e di portarlo su Photoshop,è stata un impresa ardua ma io sono una testa dura!
D.Scorrendo la tua gallery su Instagram notiamo un cambiamento nei tuoi ultimi disegni. Questi hanno una forte carica erotica e lo stile unisce la precisione del digitale con la dolce sfumatura dell’acquerello. Quale processo creativo ti ha portato a realizzare questi lavori?
R.Diciamo una serie di vicissitudini e di “straordinari eventi”. Per la verità si tratta di una commissione che ho ricevuto,quindi quando sarà conclusa potrete vedere l’intera serie esposta presso “l’ ex pastificio” in Via Tiburtina 196. Mi è stato chiesto di arredare una piccola parte del locale ed ho colto l’occasione per fare una cosa che desideravo fare da tempo ma che non avevo il coraggio di fare, una serie di illustrazioni erotiche appunto. Quindi mi sono buttata, e ho deciso di abbandonare la mia adorata Cintiq e Photoshop con cui mi sono sempre divertita a fare cose molto realistiche, per utilizzare Procreate su Ipad… devo dire che l’accoppiata è stata vincente, ho sviluppato uno stile molto primitivo e semplice, mi piaceva l’idea di “Spezzare le linee sul più bello” e creare una tensione erotica, e poi mi piaceva la delicatezza dell’acquerello mescolata a queste linee,mi sono ispirata molto a Egon Schiele per le tonalità di colore, uno dei miei artisti preferiti in assoluto soprattutto per il modo di rappresentare nudi femminili.
D.Conosci la natura del nostro magazine, la domanda è quindi d’obbligo. Cos’è per te l’erotismo?
R.Ma che bella domanda, l’aspettavo. Direi che è un aspetto delle nostre vite che mia affascina molto, e devo dire che con questa commissione sono andata molto affondo alla questione erotismo, anche perché disegnando “si studia la vita” diceva il grande Moebius. Quindi dovendo pensare determinate scene determinati momenti dell’intimità mi sono accorta che l’erotismo e il sesso sono due cose legate tra loro ma differenti, mi verrebbe da citare una frase bellissima che mi è stata detta a tal proposito “tutto ciò che viene prima del sesso è erotico” ciò che non si vede ma si lascia solo intendere, uno sguardo può essere erotico, una frase detta nell’orecchio al momento giusto,ma anche solamente un profumo…
Viviamo in un mondo in cui basta un clic per vedere scene di sesso,vediamo corpi nudi in TV ogni giorno, siamo assuefatti, per questo credo che l’illustrazione erotica comincia ad essere davvero un modo per rieducarci all’erotismo, soprattutto per ciò che riguarda noi donne, questa serie infatti è un inno alla donna e soprattutto a ciò che piace a noi donne.
D.Ci hai raccontato che per te la musica è molto importante quando disegni. Allora ti chiediamo, qual è la tua personale top five dei brani che preferisci ascoltare per stimolare la tua fantasia?
R.Si!direi fondamentale, mi aiuta a concentrarmi e spesso dai testi mi piace prendere ispirazione.
Però che cattiveria cinque sono troppo pochi, vediamo:
“Something” e “Penny Lane”dei miei amatissimi Beatles, “Space Oddity” di David Bowie,
“Star light” dei Muse e “Boemian Rhapsody” dei Queen.
D.Dal 26 Febbraio al 3 Marzo sarai al Macro Asilo di Roma insieme ad altre artiste emergenti, puoi svelarci cosa stai preparando per l’occasione?
R.Si è esatto. L’idea è quella di ricreare una sorta di Atelier d’artista all’interno dello spazio che abbiamo a disposizione, ci saranno illustrazioni (le mie) ma anche scultura, pittura e performance artistiche, lavoreremo e creeremo davanti al pubblico del Macro Asilo e sono emozionatissima, sarà un’esperienza meravigliosa e sono felice di farla con una delle artiste che più stimo, Donatella Spaziani.
D.Alessandra, un ultima domanda di rito prima di salutarci dandoci appuntamento al Macro Asilo, quali sono i tuoi sogni da illustratrice e quali quelli personali?
R.Beh diciamo che ormai i sogni di Alessandra e i sogni di “niente caffè” sono esattamente gli stessi,ormai l’illustrazione fa parte della mia vita al cento per cento e vorrei fosse così per sempre, il sogno è quello di riuscire un giorno ad aprire uno studio tutto mio dove poter fare cose bellissime assieme ad altri artisti e creativi, sono dell’idea che l’arte ci salverà e vorrei essere uno dei suoi mezzi di diffusione nel mondo.
Contatti
Facebook: Niente Caffè @falenarte
Istagram: @nienteaffe_illustrations
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