Ocean Atmosphere è il primo libro solista della fotografa Alessandra Pace. Una raccolta di scatti divisi per ambienti, a partire da quelli più intimi (il bagno) al mondo intero. Oceano, atmosfere, ecosistema. Per la prima volta le foto di Alessandra Pace raccolte in un unico volume luxury.
Alessandra Pace, pescarese, fotografa e artista visiva presenta per la prima volta una raccolta di scatti che appartengono alla sua ricca produzione artistica, in un volume prestigioso, creato per King Koala Press. Nell’ultimo periodo, il percorso artistico di Alessandra ha trovato una svolta individuale che ha guidato il suo sguardo e i suoi scatti a una consapevolezza più profonda e ad un
orizzonte di senso che trascende il corpo e la natura stessa per raggiungere quel “mix” di sentimenti, cercati nelle pieghe di una stanza, di un momento urbano, di un momento di passione e trasgressione. Un estetico risveglio che parte dal più intimo ambiente dell’essere umano, passando per l’essenziale per poi aprire le finestre e immergere se stessi nel mondo. Fino alla massima apertura estrema, concreta, carnale, di tutto: esibizionismo e porno.
Un flusso di impressioni su carta che riflettono corpi nudi, corpi scoperti, gioie, dolori, sofferenze e risate. Amici, amanti, parenti, universi, microcosmi. L’ecosistema di Alessandra Pace che parte da Pescara per aprire i sentimenti estetici, profani, sessuali, naturali e maliziosi dei suoi spettatori.
Il design grafico di volume è stato realizzato dall’artista Vito Manolo Roma.
Alessandra Pace nasce a Pescara e dal 2012 fotografa il suo universo di persone, luoghi e sessualità in modi diversi e in diverse forme, sia individualmente che come curatore e fondatore del collettivo Badseedz.
Prima di lasciarvi alla nostra intervista ad Alessandra Pace, grazie anche a Jacopo di King Koala Press che ringraziamo di cuore, vi annunciamo che è il libro “Ocean” è disponibile anche sul nostro sito (CLICCA QUI).
Ciao Alessandra, è un vero piacere ospitarti nel nostro spazio virtuale in occasione del lancio del tuo primo libro da solista: “Ocean”. Libro che ricordiamo sarà disponibile anche sul nostro sito. Come nasce l’idea di questo volume?
Ciao caro. L’idea di questo libro nasce poco prima della pandemia dall’incontro con Jacopo Costa Buranelli, fondatore della casa editrice King Koala Press, nel novembre del 2019. Avevo sempre desiderato lavorare sul mio archivio fotografico e suddividerlo negli ambienti a me più cari, fotograficamente parlando.
Così il periodo del primo lockdown è stato il momento migliore in cui poter mettere mano ai miei hard disk e iniziare a selezionare e suddividere le foto. Il che è stato davvero un viaggio incredibile, rivivere tutte quelle emozioni e tutti quei ricordi legati ad ogni foto, anche quelli brutti. Ho capito un sacco di cose e soprattutto ho capito come il tempo dia un valore diverso agli eventi e come tu possa capire determinati aspetti solo dopo che sia passata molta acqua sotto i ponti.
Perché hai scelto di chiamarlo Ocean Atmosphere?
L’idea di chiamarlo Ocean è venuta dall’editore perché lui mi vede come l’Oceano Pacifico tempestosa e rassicurante. Io ho accettato subito l’idea perché in realtà, soprattutto negli ultimi 2 anni, i cambiamenti nella mia vita privata mi hanno portato ad essere da apatica ad un oceano di emozioni. Sono tornata un po’ bambina e ho ricominciato a conoscere nuovamente il mondo con nuovo e grande entusiasmo.
Quale immaginario racchiude il libro?
Il libro racchiude un immaginario di consapevolezza e libertà, leggerezza e autoironia. Nella mia visione non deve esserci né vergogna né pudore nell’affrontare la propria sessualità; sia se sei uomo sia se sei donna.
Per questo troverete foto di paesaggi, ritratti, insieme a foto di cazzi e fighe. No stupore e no scalpore, semplicemente la vita.
Sappiamo della tua ossessione per le finestre, per i bagni e per le cucine. Quest’ultime due utilizzate spesso come location per i tuoi scatti. Cosa ti attrae di questi elementi, di questi luoghi?
I bagni e le cucine sono due ambienti molto intimi che raccontano molto dei personaggi che li abitano.
C’è sempre un grande senso di casalingo, un’atmosfera particolare, molto non detto che aleggia nelle foto scattate in questi luoghi. Sono anche due ambienti che stimolano molto la fantasia erotica, chi non ha mai fatto sesso in cucina in mezzo al cibo? E chi non l’ha mai fatto in bagno? Sotto la doccia per esempio. Credo che il bagno sia il posto migliore in cui masturbarsi e credo che questo che ci accomuni più o meno tutti.
Da accumulatrice seriale di fotografie, non deve essere stato facile per te fare una scelta su quali foto scegliere e quali accantonare, almeno momentaneamente e in attesa di un tuo prossimo libro.
Da cosa ti sei fatta guidare? Istinto? Senso estetico? Pancia e cuore?
Si non posso darti torto. È stato un processo lungo e complicato. Ho fatto tanti tipi di selezioni e tante volte le ho cambiate. Ma poi alla fine sono riuscita ad uscirne. Sicuramente ho usato tutto il mio istinto, mi sono basata sulle emozioni, i ricordi e sul messaggio che volevo trasmettere.
Il libro è stato realizzato dalla King Kola Press, il quale riesce a pubblicare dei libri di altissimo livello qualitativo. Quanto è stato importante per te impreziosire il volume anche da un punto di vista estetico e appunto qualitativo?
La qualità delle produzioni King Koala Press è molto alta e non posso che essere fiera ed orgogliosa di questo. Anche perché questo non fa si che il mio lavoro si sia “infighettito” (passami il termine).
Un ragazzo tedesco che ha acquistato Ocean mi ha detto, sai questo libro racchiude molti dei miei sogni di ragazzo degli anni 90. Cosa avrei dato per poter accedere a questo tipo di contenuti a quei tempi. Sono felice di farlo oggi e grazie per aver realizzato un prodotto simile.
Nell’ultimo periodo il tuo percorso artistico ha avuto una svolta individuale, come hai vissuto questo cambiamento? Quanto di questo cambiamento è percepibile dal tuo libro?
Come accennavo prima, ho avuto una grande propulsione da questo cambiamento. Dover contare solo su me stessa e poter decidere da sola tutto ciò che concerne le mie scelte artistiche mi ha fatto capire molte cose di me e mi ha fatto crescere sia come essere umano che come artista.
Non so quanto questo sia percepibile nel libro anche perché ci sono molte foto vecchie nella selezione. Ma già il fatto che ho portato al termine questo progetto che avevo in cantiere da un po’, nei tempi bui della pandemia, fa capire l’energia e l’entusiasmo che ho dentro.
Ocean lo abbiamo trovato fantastico per le varie sfaccettature che emergono dagli scatti. Intimo, essenziale ma anche carnale, porno. Se dovessi essere tu a descriverlo in maniera estremamente sintetica, come lo definiresti?
Un mix di emozioni, frammenti di vita e di sogni, di luoghi, di energie e di legami.
La fugacità della vita immortalata e stampata per sempre.
Immagino chi lo guarderà tra cinquant’anni e riderà di come eravamo vestiti, dei nostri capelli, e di altri tanti piccoli dettagli che ora non possiamo immaginare. E chissà se tra cinquant’anni andrà ancora di moda la figa tutta depilata o quella pelosa.
Io tifo sempre per la seconda!
Prima di salutarci, una domanda sul tuo passato recente e sul tuo futuro prossimo. Sono stati due anni complicati per tutti e tutte. A livello lavorativo quanto ha inciso questo periodo assurdo che abbiamo vissuto? Come stai vivendo invece il presente e cosa, infine, ti auguri per il futuro sia in ambito personale che lavorativo e che progetti hai in cantiere?
Si sono stati anni difficili in cui siamo stati messi a dura prova. Devo dire che la fotografia, il progetto sul libro e altre piccole cose mi hanno dato la forza di restare a galla. Adesso che tutto ha ripreso vita mi sento un po’ sopraffatta. E per il futuro non so cosa aspettarmi. Cerco di non pensare e andare avanti giorno per giorno. Anche perché sono consapevole che al peggio non c’è mai fine e che le cose potranno solo peggiorare.
Mi dispiace chiudere con questo messaggio negativo, ma non potevo fare altrimenti.
Il lato positivo però c’è, perché sono convinta che sono uno di quegli animali che sopravvivrà in tutte le condizioni, come gli scarafaggi, perché so come affrontare le avversità e so di quali persone e di quali cose circondarmi.
Per quanto riguarda progetti futuri a livello fotografico ne ho tre in cantiere, uno sul nudo maschile, uno sulle ragazze della provincia pescarese/abruzzese e uno sulla mia vita privata …. E sicuramente appena vedranno la luce sarete tra i primi a saperlo.
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