“Durante le performance io mi coinvolgo completamente e in questo modo catturo nelle mie installazioni anche il pubblico, ne catturo l’attenzione per fargli fare un piccolo viaggio nel mio immaginario”. Isabella Corda
Un insieme di fili intrecciati, di materiali diversi e capaci di sopportare forti trazioni e sforzi. Queste caratteristiche fanno si che la corda in Giappone simboleggiò già nell’antichità il collegamento tra il divino e l’umano. Le tecniche si perfezionarono fino a diventare arte. Erotismo e simbologia fanno dello shibari (questo il nome giapponese di tale disciplina e cultura) un arte performativa dal forte impatto visivo ed emotivo.
Nella capitale da anni c’è una donna che dello shibari ha fatto la tela in cui espimere tutta la sua infinità creatività. Isabella Corda propone un lavoro artistico complesso, improntato sull’uso delle corde, intese come legame tra le varie forme d’arte (Clicca qui per visitare il suo sito).
Dal 15 al 20 ottobre il Macro Asilo di Roma ospiterà un evento ideato e realizzato da Isabella, che coinvolgerà alcuni degli artisti incontrati in questi anni di lavoro artistico.
Prima di dare spazio alla nostra intervista a Isabella Corda, di seguito un estratto del comunicato stampa di presentazione all’evento.
RI-CORDA – Dieci anni di corda che Legano forme d’arte è l’esito di dieci anni di attività di Isabella, dallo shibari alle grandi opere. Filo conduttore di tante sperimentazioni sono le corde, protagoniste indiscusse di un’attività artistica che colpisce per la sua originalità. Isabella lascia un segno in chi prende parte ai suoi spettacoli non solo per la particolarità dei lavori, ma anche per la capacità di coinvolgere il pubblico. Soprattutto nelle ultime grandi installazioni, enormi ragnatele che si moltiplicano nello spazio invadendo gli ambienti, il pubblico viene fagocitato fino a perdersi tra le corde. Come tra gli alberi di un bosco incantato, gli spettatori incontrano figure animate, corpi danzanti, fotografie, sculture. L’arte di Isabella lega tra loro gli animi e crea un collante tra le diverse forme d’arte, grazie a una serie di collaborazioni che in questi dieci anni hanno accompagnato e arricchito la sua ricerca. Il suo lavoro è così particolare che ha attirato l’attenzione di studiosi, critici e giornalisti, che hanno scritto su di lei.
Domanda. Ciao Isabella e grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo. Immaginiamo che tu sia indaffarata per i preparativi di RI-CORDA, a che punto sono?
Risposta. Ciao, grazie a voi per il vostro interesse. Dicevi i preparativi, il grosso del lavoro l’ho fatto durante l’estate con la preparazione delle corde per realizzare questa enorme installazione, che sono sicura vi stupirà. Ho scelto di usare delle corde molto belle, di pura iuta, che ho lavato e colorato, procedimenti che richiedono molto lavoro.
D. Il filo conduttore del tuo progetto sono le corde. Quando hai iniziato a creare con le corde e come e perché nasce RI-CORDA?
R. RI-CORDA è una grande festa, sono dieci anni che ho sposato le corde, un lungo sodalizio artistico. L’evento vuole ripercorrere la mia carriera artistica e gli incontri fatti nel mentre. Gli ospiti d’onore sono gli artisti che si sono legati a me. Alcuni si sono fatti legare da me in senso letterale, altri in senso artistico, prendendo parte alle mie performance con la musica, la poesia, la danza, la pittura, la visual e body art.
D. Le tue installazioni hanno un forte impatto visivo. Quanta preparazione e quanto lavoro c’è dietro il tuo lavoro? Quali sono le difficoltà e le soddisfazioni che derivano da esso?
R. I lavori degli ultimi anni sono grandi installazioni, in cui le corde prepotentemente invadono gli spazi come enormi ragnatele che fagocitano il pubblico. È un lavoro che richiede uno studio del luogo e un grande sforzo fisico, si tratta di tendere le corde a partire da punti di ancoraggio nel soffitto e nelle pareti. Lo faccio grazie a uno staff di collaboratori che mi aiutano a realizzare le mie scenografie. C’è tanto lavoro dietro, ma non ha prezzo la soddisfazione di vedere gli ambienti trasformati e lo stupore del pubblico quando entra.
D. Durante i 6 giorni del Macro asilo, saranno tanti gli ospiti che si “legheranno” alla tua forme d’arte. Vuoi, o puoi, darci qualche anticipazione sugli artisti presenti e sul perché li hai/ vi siete scelti?
R. Come ti dicevo ci siamo scelti negli anni, con alcuni abbiamo fatto diverse performance all’interno delle cinque edizioni del Festival AccordaMenti e delle due edizioni del Kokeshi Rebel Fest, eventi che ho ideato e curato in qualità di direttrice artistica. Sono artisti che stimo e con cui c’è anche un rapporto di amicizia. Solo una parte di essi viene al Macro, ma sono comunque tanti, perché al Macro ci sarà una performance al giorno! Massimo Baiocco, Daniele Casolino, H.E.R., Michele Papa, Mauro Tiberi, Rosy Togaci Gaudiano, Verdiana Raw, Noemi York sono musicisti bravissimi, che creano un’ambientazione sonora e accompagnano con la musica live i miei movimenti. Tiziana Cesarini e Francesco Pizzirusso invece sono danzatori, i loro corpi raccontano una storia e le performance a cui loro partecipano hanno un carattere più teatrale. Ma c’è anche la pittura con Miguel Gomez, la body art di Nilde Mastrosimone de Troyli e l’arte dello shibari con Tinttu Henttonen. Infine, ci sono le modelle, artiste che io chiamo le mie muse: Damiana Ardito, Sara Ben Ismail, Black Bijou e Inanna Trillis si fanno legare da me, ognuna dà un contributo unico con la sua personalità artistica.
D. Ogni giornata dell’evento sarà differente da quella che l’ha preceduta. Si inizia il 15 Ottobre con Totem per proseguire con Kore, Ropes & Colors, Corpi in Musica, Il canto delle Corde e si concluderà il 20 Ottobre con Aracne. Cosa dobbiamo aspettarci in ogni singolo evento?
R. Vi dovete aspettare ogni volta una cosa diversa. Dal martedì alla domenica la struttura di corde si amplia sempre di più e gli artisti la abitano e la caratterizzano in modo peculiare. Ogni performance crea un’ambientazione diversa. Dovete venire per capirlo! E per chi vuole lo spazio dell’Area incontri è aperto dalla mattina, ci siamo io a lavoro insieme a Tinttu Henttonen, artista finlandese dell’arte dello shibari, protagonista della performance di Sabato 19 Ottobre. Con Tinttu vi facciamo vedere come si fanno le legature dello shibari e i nodi secondo i diversi stili tra giapponese, americano e macramè.
D. Quali emozioni speri di suscitare nel pubblico che verrà ad assistere a RI-CORDA.
E quali invece le emozioni che tu hai provato e che provi nel portare al Macro questo progetto?
R. Sono molto emozionata di tornare al Macro. Sono stata ospite per la prima volta nel mese di febbraio, quando con grande successo di pubblico ho portato “Corda & Taiko” nel salone del Forum. Abbiamo scosso il museo al suono dei Tamburi Giapponesi del Trio Taiko di Rita Superbi, Catia Castagna e Marilena Bisceglia. C’erano anche gli interventi del musicista ed artista Simone Perra e delle diciotto persone, venute appositamente per prendere parte alla performance. Ne vado orgogliosa, perché sono stata la prima artista che ha portato l’arte dello shibari in un museo d’arte contemporanea, un ambiente istituzionale molto diverso dal contesto tipico di quest’arte. Come sempre, mi sono molto emozionata. Durante le performance io mi coinvolgo completamente e in questo modo catturo nelle mie installazioni anche il pubblico, ne catturo l’attenzione per fargli fare un piccolo viaggio nel mio immaginario.
D. Isabella, noi non vediamo l’ora di assistere al tuo evento e invitiamo tutti i nostri lettori e le nostre lettrici ad esserci. Ed è proprio a quest’ultimi/e che vogliamo tu rivolga per questa ultima domanda e per la tua conseguenziale risposta. Quali sono tre motivi per cui non possiamo perderci RI-CORDA?
R. Avete mai visto lo Shibari in un Museo di Arte Contemporanea? Ecco, questa è l’occasione giusta per tutti gli appassionati del mondo delle corde, di cui possono approfondire diversi aspetti e utilizzi. Chi, invece, già frequenta il museo può scoprire un mondo nuovo. E vi assicuro che una cosa così non l’avete mai neanche immaginata! Se non bastassero questi motivi, vi ricordo che l’ingresso a tutti gli eventi è libero.
Contatti
Sito Isabella Corda: isabellacorda.com
Evento Facebook: Ri-Corda dieci anni di corde che legano le forme d’arte
Facebook: @isabellacorda
Instagram: @isabella.corda

Condivisione Rumorosa di arte erotica ricercata e sconosciuta, di sontuosa volgarità e raffinata pornografia.