“L’erotismo non credo possa avere una definizione unica , tolta quella dei dizionari, per me può essere molto erotico anche uno sguardo che rivela la propria personalità ad esempio”. Riccardo Lancia
Barba lunga, berretto sulla testa, occhiali da sole e macchina fotografica sul collo. Lo vedi camminare con passo calmo e sguardo attento. Silenzioso. Una presenza assenza che diventa parte del luogo che visita, che studia e che osserva in religioso silenzio. Lui è Riccardo Lancia, fotografo emergente e sorprendente. Bella e vera la descrizione nella sua biografia, in cui Riccardo Lancia viene descritto come “fine ritrattista, acuto osservatore, o meglio, abile “narratore” della realtà, riesce a trovare con i suoi scatti il perfetto punto d’incontro tra l’armonia delle forme e la profondità dei pensieri dell’uomo.” Il suo primo approccio alla fotografia è datato 2010-2011 e già nel biennio successivo inizia a lavorare come fotografo professionista. Da allora, e fino a oggi, Riccardo Lancia si dedica alla street art, alla ritrattistica fino ad essere ingaggiato come fotografo ufficiale di vari concerti. Firma copertine di album per alcuni gruppi musicali e pubblica in riviste di settore, si accosta anche al settore delle foto moda. Inizia, inoltre, una importante e duratura collaborazione con la rivista Chic Style Magazine per cui firma la sua prima copertina e svariati editoriali. Escono vari articoli e pubblicazioni su siti di tutto il mondo che propongono sue gallerie di foto e organizza corsi base insieme ad altri colleghi, Cura l’immagine di alcuni gruppi musicali e di nazionali ed internazionali. In questo turbinio di esperienza, riesce a trovare il tempo di risponderci, e noi ne siamo estremamente felici. Spazio dunque alle sue risposte, e alle sue splendide foto.
Domanda.Riccardo grazie per il tempo che ci hai dedicato e per gli scatti con le nostre t-shirt, foto splendide.
Iniziamo subito partendo dai tuoi inizi. Nel 2010 ti sei avvicinato alla fotografia, com’è avvenuto l’approccio in quello che per te, mi par di aver capito, era un mondo nuovo?
Risposta.Nel 2010 avevo 29 anni, un lavoro particolare(giocatore di poker), una laurea in scienze motorie purtroppo che non mi ha dato molti sbocchi e soprattutto avevo voglia di non rimanere fermo.
Un giorno succede casualmente che mi faccio prestare da mio padre la sua macchinetta fotografica compatta da portare durante una passeggiata al mare. Tornato a casa scopro che nelle foto(brutte) che avevo fatto, c’era qualcosa che mi teneva gli occhi incollati sugli scatti. La possibilità di rivivere un momento e di poter trasmettere un emozione ed un proprio pensiero con un immagine mi ha fatto capire quanto è “potente” la fotografia.
D.Nel biennio 2010/2011 inizi a studiare a fondo per migliorare i tuoi scatti, oltre a girovagare con la macchinetta fotografica al collo. Quali sono i tuoi primi scatti e cosa ti ha fatto crescere come fotografo?
R.Ho cercato da subito di studiare il più possibile rimanendo comunque autodidatta. I primi scatti sono stati i più classici, tramonti o paesaggi dove è facile sentirsi al sicuro nel fare una foto. Sono passato presto a scattare fotografia street , che mi permetteva e mi costringeva a guardarmi attorno e ricercare momenti da immortalare, la velocità con cui avvengono le cose intorno a noi è assurdo quando si osserva da fotografo.
D.Già nel 2011 diventi fotografo professionista, quali sono i tuoi primi lavori da professionista?
R.In realtà non proprio nel 2011 divento professionista ma cerco da subito di impostare il mio modo di fare foto in maniera professionale. I primi lavori che sono usciti direi alcuni esposti nella mia città, Frosinone, fotografia street o paesaggi non comuni.
D.Hai realizzato foto per copertine di album musicali e ti sei avvicinato, nel 2014, alle foto di moda. Due settori molto diversi tra loro. In quale ti senti maggiormente a tuo aggio e perché?
R.Due settori differenti tra loro che però cerco di far avvicinare. Per la musica , spesso ci si ritrova a raccontare un personaggio o più e se si tratta di copertine la cosa diventa un pelo più complessa, dovendo raccontare , il pensiero di una band e del loro album tramite un singolo scatto. La fotografia di moda , penso sia un qualcosa che sto cercando di comprendere pian piano, in continua evoluzione ma allo stesso tempo legata al passato. Non c’è uno dei due generi a cui mi trovo più a mio agio, in entrambe una volta sul set mi calo in un atmosfera e cerco di realizzare ciò che ho in mente.
D.Hai organizzato, insieme ad altri colleghi, corsi basi di fotografia. Che consiglio daresti a chi si affaccia, da semi-profano, nel mondo della foto ma vuol farlo diventare una professione?
R.Da subito ho organizzato corsi , non tenuti da me, adesso insieme a dei colleghi ne continuiamo a fare e il mio consiglio è quello di seguire si un corso base , ma non la voglia giusta. Bisogna aver voglia di sbagliare senza abbattersi. Scattare spesso e in contemporanea studiare. Dedicare il proprio tempo alla fotografia , rinunciando ad altro.
D.Essendo, come sai un po’ sporcaccioni, di te abbiamo amato, oltre la simpatia e la disponibilità, anche le tue foto più erotiche o sensuali. Allora ti chiediamo, cos’è per te l’erotismo?
R.Per me la donna è sensuale ed erotica in quanto tale. L’erotismo non credo possa avere una definizione unica , tolta quella dei dizionari, per me può essere molto erotico anche uno sguardo che rivela la propria personalità ad esempio.
D.Per comprendere a fondo il punto di vista di un’artista ci piace scoprire e conoscere il suo background, per questo motivo spesso chiediamo gli artisti di riferimento di ognuno, domanda che rivolgiamo anche te. Fotografi che ami o che hai seguito particolarmente nella tua vita professionale?
R.Ce ne sono molti, partendo da fotografi che hanno fatto la storia, sicuramente citerei Newton e Bresson. Ne amo uno in particolare però e cioè Paolo Roversi. Altri che seguo in maniera assidua , Annie Leibovitz , Salgado, Peter Lindbergh, Oleg Oprisco, Gregory Crewdson , Tod Hido ed altri che sicuramente sto dimenticando. Poi vorrei citare un mio amico con cui ho la fortuna di confrontarmi spesso e che fa dei lavori fantastici e cioè Graziano Panfili.
D.Dal 2014 collabori con la rivista “Chic Style Magazine”. Essendo feticisti del cartaceo ti chiediamo, ha ancora un senso che esista una rivista cartacea o pensi che ormai, con la sempre più massiccia presenza di magazine online, sia uno di quegli “feticci” destinati ai mercati vintage?
R.Credo che la bellezza delle riviste stampate non sia una cosa a cui si possa rinunciare , per un fotografo sono una grande soddisfazione e per chi le sfoglia è l’unico modo per toccare con mano un oggetto che spero torni di moda. I magazine on-line , soprattutto moda , stanno togliendo molto pubblico alle riviste cartacee, il problema è che spesso sono di bassa qualità, quindi il mio consiglio è per qualche volta rinunciate ad una cena fuori e spendete 20-30 euro in riviste cartacee!
D.Riccardo atteso il periodo ti facciamo gli auguri da parte di tutto lo staff di T-Squirt, buone feste, buona fine e inizio anno. L’ultima domanda riguarda proprio questo, cosa ti aspetti da questo 2018 e che progetti hai per il futuro?
R.L’unica cosa a cui punto nel 2018 è continuare ad avere così tanta voglia di fare foto, il resto sarà una conseguenza. Progetti ce ne sono vari , alcuni ancora in alto mare , spero di fare qualche esposizione in più, mi mancano , per scelta ne ho fatte poche nel 2017.
Buone feste a voi e mi raccomando non fate i bravi, tanto lo so che non lo siete !!!
Contatti:
Sito: riccardolancia.com
Facebook: facebook.com/RiccardoLanciaPhoto
Instagram: instagram.com/riccardo_lancia
Brand e shop online di t-shirt non convenzionali.