“Il Bondage è un’esperienza che può accrescere la sicurezza in sé stessi, aumentare la consapevolezza del proprio corpo”. Tiziano Rizzuti
In Giappone durante i periodi di guerra, gli schiavi venivano legati in modo tale da essere immobilizzati. Venivano usate corde molto robuste che scoraggiavano anche il più ribelle degli schiavi. A distanza di molto tempo questa pratica diventa arte proprio nel Sol Levante: nasce il Kinbaku. Erotismo, arte, tecnica in una pratica che ha superato i confini asiatici per diffondersi in tutto il mondo. Alcune ricerche hanno evidenziato inoltre come questa pratica possa aiutare chi ha la necessità di ridurre stress e ansia. Ciò avviene grazie al rilascio di endorfine e adrenalina nel nostro cervello durante una seduta Bondage. Queste sono solo alcune piccole e fugaci informazioni su un mondo che si materializzerà a Roma questo week-end, da venerdì 21 Settembre a domenica 23. Nella capitale ritorna il Rome Bondage Week, il primo festival italiano interamente dedicato all’arte del bondage.
Prodotto da Ritual The Club, il primo Modern Fetish Party in Italia nato a Roma nel 1999, rappresentante del Torture Garden in qualità di Torture Garden Italy.
La Direttrice Artistica del Rome Bondage Week è la famosa rigger e performer italiana Red Lily.
Il festival si propone di esplorare e diffondere la cultura e l’estetica del bondage nelle sue più varie declinazioni, dalla tradizione giapponese alle sperimentazioni occidentali contemporanee, attraverso workshop, performance, spettacoli, peer rope, eventi culturali e ludici con rigger e performer internazionali.
Appuntamento a venerdì per il primo giorno del Roma Bondage Week da Largo Venue, zona prenestina. Tutto il programma sul sito di Largo Venue (CLICCA QUI )
Domanda.Ciao Tiziano, ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso in questi giorni sicuramente frenetici per te. Venerdì ritornerà il Roma Bondage Week, appuntamento di tre giorni dedicati al bondage, al bdsm, al fetish. Quando e come nasce l’idea di realizzare questo evento?
Risposta.L’idea nasce qualche anno fa.
Sentivamo, come quando accadde per Ritual, l’esigenza di un Festival professionale che potesse intanto chiarire le idee su una pratica erotica estetico/artistica come il Bondage, ma soprattutto supportare la cultura di un’arte che vede le sue origini nell’antica tradizione Giapponese.
Il Bondage è un’esperienza che può accrescere la sicurezza in sé stessi, aumentare la consapevolezza del proprio corpo, essere di sostegno contro gli stati ansiosi e aiutare a comprendere i propri limiti fisici ed emozionali.
E’ una attività di carattere esperienziale basata sulla consensuale immobilizzazione, totale o parziale, di una persona tramite strumenti di vario tipo. Si può ricorrere a manette, fasciature, corde, fasce di lattice e qualsiasi cosa possa essere utilizzata in modo controllabile e sicuro.
La pratica prende piede soprattutto come gioco erotico senza essere però necessariamente finalizzata all’amplesso.
D.Il Roma Bondage Week è prodotto dal Ritual The Club, primo Modern Fetish Party in Italia nato a Roma nel 1999. Sono passati un po’ di anni. Come nacque il Club e cosa è cambiato nella scena fetish in questi anni?
R.Quando abbiamo iniziato il Ritual il termine Fetish non era propriamente ben visto nella cultura generale del nostro paese.
Era un termine associato a significati negativi e quindi addirittura temuto e demonizzato.
Il club nacque da una mia esperienza personale vissuta nella Londra di inizi anni 90.
Difficile sintetizzare l’esperienza che mi ha portato ad importare contenuti di sottocultura alternativa e sessuale in Italia, ma tra il fatto che in quella Londra avevano ormai esorcizzato un certo tipo di gusti sessuali rappresentandoli giustamente come libera espressione, e il fatto che prendevo parte attivamente al party madre di questo genere e cioè il Torture Garden, una volta in Italia ho fondato con gli stessi principi il Ritual The Club.
Era il 1999.
Da allora sia a livello sociale che culturale è cambiato moltissimo, e devo ammettere assolutamente in meglio.
Ai tempi si parlava a malapena di omosessualità, figuriamoci di altri tipi di espressioni.
Noi, col supporto del TG che oggi rappresentiamo in Italia, abbiamo, attraverso il mezzo del party, supportato la libera espressione nel rispetto della libera espressione altrui.
D.Ritorniamo al Bondage Week. 27 artisti, 40 ore di workshop, eventi culturali e ludici, performance, il tutto sotto la direzione artistica di Red Lily. Ti va di svelarci qualche anticipazione più dettagliata per stuzzicare ancora di più la curiosità di chi ci legge?
R.E’ un Festival completo, abbiamo un’area Market e Food accessibile a tutti gratuitamente dalle undici di mattina a mezzanotte, nel fantastico giardino di Largo Venue.
Dalle 20:00 a mezzanotte si può assistere, anche per chi non pratica, agli spettacoli di questi artisti internazionali.
L’area workshop è aperta dalla mattina alla sera con seminari e corsi per tutti i livelli.
Il sabato sera si festeggia con un party Ritual dedicato sempre a Largo Venue.
L’opening party della manifestazione avverrà giovedì 20 e sarà possibile conoscere tutti i riggers che poi prenderanno parte ai diversi workshop e spettacoli.
Insomma c’è un bel programma.
D.Vista l’esperienza dello scorso anno hai già un idea di ciò che il Bondage Week può offrire ai suoi visitatori in termini di atmosfera. Come la descriveresti?
R.Personalmente sono rimasto colpito dalle buone energie di questi insegnanti e dall’aspetto di ricerca “spirituale” ed estetica..
C’è una disinformazione sul Bondage, come era per il Fetish, dove l’espressione interiore torva attraverso queste pratiche un obiettivo che è quello della conoscenza di se stessi.
L’atmosfera è gentile e assolutamente di good vibe.
D.Hai davanti un curioso nonché appassionato di fetish, bondage e bdsm che per la prima volta vuole affacciarsi di persona in questo mondo. E vuole farlo proprio durante il Bondage Week. Come gli consiglieresti di vivere la tre giorni romana?
R.Con la curiosità di un bambino, senza nessun timore essendo se stesso.
D.Cosa ti aspetti da questa edizione del Bondage Week e cosa ti auguri per il futuro di questo evento?
R.Mi auguro che il pregiudizio venga abbattuto e che la diversità venga considerata finalmente un valore.
Contatti
Sito: ritualtheclub.com
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