Per la nostra rubrica “T-Squirt Incontra” abbiamo il piacere di intervistare la fotografa Sandra De Feudis. Nata nel 1995, Sandra De Feudis è una fotografa e artista visiva pugliese, a Milano dal 2014. Sempre attratta dalla ricerca della forma e dalla bellezza nella diversità. Solo cinque anni fa ha reso lavoro la sua passione, collaborando come freelance con brand e testate come La Repubblica, WWD, Pap Magazine, L’Uomo Vogue, Borbonese, M1992, Ermenegildo Zegna, Philipp Plein, Billionaire, Borsalino e altre ancora.
Il suo segreto è “programma il programmabile ma lascia che sia il sentimento a guidarti” .
Per noi Sandra De Feudis ha realizzato una splendida foto con la t-shirt “Con le mani quando volete”, e noi per questo, e per il tempo che ci ha dedicato per la realizzazione di questa intervista, la ringraziamo di cuore.
Buona lettura e buona visione.
Ciao Sandra e grazie per aver partecipato alla nostra rubrica T-Squirt Incontra. Iniziamo subito partendo dai tuoi inizi. Quando nasce in te la passione per la fotografia e cosa ti fa avvicinare a quest’arte visiva?
Buonasera Queef! grazie a voi per l’opportunità.
Credo che quello che siamo sia già dentro di noi sin da bambini.
Quando lo diventiamo l’abbiamo capito e abbiamo scelto di esserlo.
Sono attratta dalla luce sin da piccola , Avevo circa 15 anni quando ho scoperto di essere attratta così tanto dalla fotografia.
Qual è stato il tuo percorso formativo? Autodidatta o hai frequentato corsi, master o altro?
Si!! ho studiato prima grafica pubblicitaria, dopo a Milano ho intrapreso un percorso di circa 2 anni con la John Kaverdash, poi ho cominciato subito a lavorare.
Ci hai raccontato che è da cinque anni che sei riuscita a far diventare lavoro la tua passione per la fotografia. Qual è stato il momento svolta per la tua carriera?
Ogni momento importante o di svolta io credo che sia sempre collegato ad una decisione. C’è stato un momento in cui ho scelto che avrei voluto vivere solo delle mie foto. Per cui ho abbandonato alcuni vecchi rapporti lavorativi, cominciando totalmente da freelance pensando di voler guadagnare tempo libero e non solo denaro. Penso che ogni tanto è importante fermarsi e chiedersi cos’è davvero importante e ho capito che mantenere vivo l’amore per la propria passione è cosa troppo importante per essere ignorata.
Scorrendo le tue splendide foto dal tuo profilo Instagram, notiamo come riesci a spaziare stilisticamente, anche in base al soggetto da fotografare. Qual è il processo creativo con cui prepari i tuoi shooting? Puro istinto o maniacale preparazione?
Ogni giorno mi sveglio in un modo diverso e ci sono tante cose che mi influenzano. Prima di ogni progetto c’è sempre tanta ricerca. Senza dubbio credo nella preparazione, ma come dicevamo all’inizio della nostra chiacchierata programma il programmabile e poi fatti guidare dal sentimento .
Del corpo ci sembra che tu celebri più la forma grazie all’esaltazione del dettaglio che l’azione che il corpo fotografato attua nel momento in cui viene fotografato. La nostra impressione è giusta? Cosa e perché ti spinge a fotografare un corpo nudo? Cosa ti attrae e cosa vuoi risaltare?
Considero Il corpo nudo l’essenza della persona, puro e senza troppe maschere mi piacciono le visioni che mostrano ma non impongono, quelle in cui sei libero di vedere secondo i tuoi occhi. E poi la nudità mi fa stare bene
Riguardo i corpi nudi, la sessualità e l’erotismo, chi sono i tuoi fotografi preferiti in assoluto? Tra questi ti ispiri a qualcuno anche per i tuoi scatti?
Irving Penn, Robert Mappelthorpe e Richard Avedon rappresentano il mio primo amore ; poi I nudi di Francis Picabia, Gustav Klimt , Alberto Giacometti e nella mia top five contemporanea Henrik Purienne, Harley Weir e Wolfgang Tillmans. Penso che gli artisti che amiamo in maniera inconscia e sottile influenzano senza dubbio la nostra estetica.
Ti abbiamo conosciuta tramite Instagram, da anni una piattaforma che può essere un’ottima vetrina dove esporre la propria arte. Qual è il tuo rapporto con questo social e con i social in generale? Hai mai avuto problemi di censura? E che ne pensi della censura sui social?
Il mio rapporto con Instagram è costante e programmato. È un dato di fatto che i social sono un fondamentale mezzo di comunicazione di massa che oggi non può essere ignorato, se ci tieni a condividere la tua arte col mondo. SI, ho avuto qualche volta dei problemi di censura e ahimè mi rendo conto anche i paesi apparentemente più ‘liberi’ hanno forme di censura online considerate ‘pericolose’. Ciò che personalmente non condivido a pieno è che la necessita di moderare il linguaggio spesso si imbatte con la nostra libertà di espressione.
Nei tuoi shooting hai modo di lavorare con modelli e modelle professionisti. Ma al di fuori di chi posa per lavoro, chi ti piacerebbe tantissimo fotografare che non sia nel mondo della moda come modell* e perché?
Sogno di fotografare Helena Bonham Carter sin da piccola, mi piace tantissimo!
Sandra, grazie per il tempo che ci hai concesso. Ci salutiamo con una domanda sul tuo futuro. Qual è un tuo sogno a livello professionale che ti piacerebbe realizzare? Stai lavorando a qualche nuovo progetto fotografico?
Il cinema di Paolo Sorrentino mi stupisce e mi fa sempre innamorare, lavorare con lui è uno dei miei sogni. Grazie a te, redazione di Queef e grazie anche a tutti i curiosi di questa terra , per me è stato un gran piacere.
Contatti
Instagram: @sandra.defeudis
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