“Senza tabù”, alla scoperta di noi stess*. Intervista a Violeta Benini

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Violeta Benini è una divulvatrice, promuove cioè le corrette informazioni per la salute intima. Divulva giocando, costruendo modellini, accompagnandosi con illustrazioni e colori.
Il suo sito è profondamente onesto. Racconta la propria storia, la scoperta del proprio corpo, i suoi DSA (disturbi specifici dell’apprendimento).
Questo movimento autobiografico sortisce l’effetto straordinario di sentirsi nel posto giusto, Violeta divulva a partire dalla propria “posizione” (geografica, esistenziale, fisica) e riesce a farsi comprendere perché conosce le difficoltà dell’accesso a quella dimensione profondamente misteriosa che è il corpo.
I DSA da disturbi diventano possibilità di riflessione sull’efficacia comunicativa, perché il desiderio è di veicolare informazioni tecniche in modo diretto e creativo evitando distanze, disagio e imbarazzi.
Senza tabù (Fabbri, 2020) ne è una dimostrazione.

A partire dall’introduzione che è dichiarazione programmatica (“Ho cercato, però, di fare in modo che tutte le cose fossero al loro posto affinché tu possa avere delle coordinate per conoscere meglio il tuo corpo e quello delle persone con cui amoreggerai”) fino alle alette dedicate ai genitori, zii, nonne a chi abbia a che vedere con gli adolescenti in cui Violeta propone un gioco/soluzione per approcciare il discorso sulla sessualità (“Lascia questo libro sul tavolo in cucina, oppure appoggiato casualmente sul divano ma attenzione: 1) Ritaglia questa parte di aletta, altrimenti capiranno il trucchetto; 2) Stropiccia un po’ le pagine per dare al libro un’aria vissuta […]”), Senza tabù mostra di essere un testo necessario e intelligente, per il tono, i colori che non inficiano il rigore argomentativo e la profondità dei riferimenti scientifici.
Consapevoli della vicinanza degli obiettivi (“per un mondo pieno di Clitoridi, Peni e Unicorni felici”) siamo felici di aver avuto la possibilità di intervistare Violeta Benini.

Violeta Benini e il suo libro Senza tabù. (Clicca qui per acqusitarlo)
Violeta Benini con il suo libro Senza Tabù, CLICCA QUI per acquistarlo. Foto Angela Panetta Frontera.

Ciao Violeta e grazie. Grazie anche per aver pensato e scritto Senza tabù che è libro coloratissimo, utile e importante. Il titolo è una vera e propria dichiarazione, il tono che hai scelto lo rende adatto per un pubblico vastissimo. È un testo per adolescenti, adulti, educatori ma anche per bambini. È un testo pieno di illustrazioni e di rigore. Sappiamo che questo testo in fondo è una parte del tuo lavoro di divulvatrice, ma parlaci un poco della genesi del libro. Dalla sua ideazione alla sua distribuzione.

L’idea di questo libro è nata una mattina quasi per caso, è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Fino a quel mattino pensavo di iniziare a scrivere un libro sulla consapevolezza e sulla salute femminile accompagnato dalle illustrazioni di Enrica Mannari. Chissà cosa avessi interiorizzato nei giorni precedenti per arrivare a pensare già a tutto l’indice che ho proposto a Enrica in una chiamata alle 9 di mattina. E dopo 10 minuti avevamo già un appuntamento con Fabbri Editore.
All’inizio l’ordine dei capitoli non era quello che vedete, era tutto in disordine. Per fortuna ho incontrato una persona, Andrea, che mi ha aiutata sia per la stesura dei primi 4 capitoli che a dare un ordine logico al tutto. Grazie a lei e alla mia psicologa sono riuscita e essere sintetica, cosa per me difficilissima che sento il bisogno di spiegare ogni cosa nel singolo dettaglio.
Il titolo è stato individuato da mia sorella, Veronica Benini aka la Spora che si è occupata del lancio, grazie a un brainstorming con l’editore e i sottotitoli dai suggerimenti di una psicologa. Sua anche l’idea di creare i collegamenti col mio sito per poter comunicare con i lettori e della aletta ritagliabile: il target principale sono gli adolescenti ma sapendo che difficilmente compreranno il libro ma lo faranno gli adulti serviva una strategia adatta a coinvolgere tutti. L’idea di suggerire di lasciare il libro a portata degli adolescenti è venuta per l’educazione che abbiamo ricevuto. Nostra zia, che era la zia di tutti, lasciava sul tavolo del salotto il libro “The joy of sex” affinché gli adolescenti che passavano di là potessero trovare informazioni sui rapporti intimi sapendo bene che in casa non avrebbero ricevuto informazioni.
Il lancio del libro ha avuto più fasi: copie firmate sul sito di Mondadori, copie con quadernino in regalo su Amazon, promozione dei vari influencer e dirette su instagram su alcuni argomenti trattati nel libro. Ma credo che la maggiore spinta ci sia stata con l’arrivo dei primi feedback dei lettori “veri”.
Il libro è in preordine dal 15 ottobre, è stato pubblicato il 10 novembre e con oggi son solo 5 giorni. Ignoro ad oggi quante copie siano state vendute. So che per 2 giorni, 14 e 15, è stato al 4 posto nella classifica di Amazon. Il mio sogno è di trovarlo tra i primi 10 posti nella classifica generale domenica prossima che tiene conto delle vendite fino al 15 novembre. Non per il mio nome o per la mia “famosità” ma per quello che potrebbe significare, cioè quanto clamore farebbe un libro sull’educazione sessuale per adolescenti che parla di tutto a finire in classifica? Di tabù ce ne sono ancora tanti, basti pensare che di interviste dedicate esclusivamente al libro per il momento ci siete solo voi che condividete come me l’obiettivo di una sessualità libera e felice.

 

Violeta Benini e il suo libro Senza tabù
Violeta Benini e il suo libro Senza Tabù. Foto Angela Panetta Frontera

Il testo è molto preciso, in alcuni capitoli – penso ai capp. 2 (Cosa senti di essere?) e 4 (Chi ti attrae sessualmente e di chi ti innamori) – offri degli strumenti teorici utilissimi per comprendere le questioni legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale e romantico, ma trovo che il capitolo necessario sia il sesto (Che cosa vuoi) legato al consenso e a come il meccanismo a volte si inceppi.
Potresti parlarne anche qui diffusamente? Soprattutto dei casi in cui si inceppa, quei casi in cui si crede che il nostro consenso sia quasi scontato?

La necessità di questo capitolo nasce dalla carenza che c’è in Italia di un movimento che promuova il consenso, per le mie esperienze personali in momenti in cui la mia autostima non era molto presente, dalle testimonianze delle mie pazienti e sia da molti articoli recenti che promuovono modalità per “convincere” le persone a fare pratiche sessuali particolari.
In una cultura dove il contatto fisico è dato per scontato, come il bacio alla zia o l’abbraccio con bacio quando ci si saluta, può essere molto difficile comprendere quali siano i propri limiti e quelli altrui. Non tutte le persone gradiscono un bacio o un abbraccio con un estraneo e questo può ricondursi anche ai rapporti intimi. Un po’ come se fosse obbligatorio concludere una cena con un rapporto intimo, continuare ad amoreggiare perché già si è nudi, fare “l’ingoio” anche se non piace solo perché lo ha chiesto e temiamo che ci tratti male, avere rapporti penetrativi senza condom perché altrimenti ci lascerebbe.
E così anche per tante altre piccole cose che possono non piacere o anche disturbare ma non parliamo perché da un lato ci hanno insegnato che dire di no possa essere cattiva educazione o compromettere la relazione o anche farci temere reazioni violente.
E quei piccoli gesti non verbali che potrebbero dare informazioni sul consenso sono spesso invisibili e non vengono presi in considerazione.
Le persone dovrebbero sentirsi libere di fare ciò che le fa sentire a loro agio senza temere di dire un no o un si. Ci dovrebbe essere ascolto e rispetto dei limiti propri e altrui affinché un rapporto intimo possa essere vissuto con serenità e felicità!

Violeta Benini e il suo libro Senza tabù
Violeta Benini e le illustrazioni di Enrica Mannari. Foto Angela Panetta Frontera

Ampio spazio hanno i capitoli dedicati al funzionamento del corpo, la sua scoperta. Queste parti sono accompagnate da illustrazioni che per quanto fumettose non smettono di essere rigorose. Qual è stato il gioco di equilibrio che si è creato fra te e l’illustratrice Erika Mannari?

Disegno parti anatomiche ormai da anni cercando sempre di renderle semplici affinchè siano comprensibili da tutte le persone. Enrica Mannari è una bravissima illustratrice ma non ha le competenze per realizzare di suo pugno disegni anatomici, così abbiamo deciso che le bozze dei disegni anatomici le avrei realizzate io e lei le avrebbe riprese con la sua mano e con i suoi colori. Abbiamo passato pomeriggi interi a rivederle e correggere le inesattezze che emergevano e a colorarle. Penso che spesso mi abbia mandato a quel paese tanto son pignola per i particolari, ma è stata bravissima e le illustrazioni sono spettacolari.

Violeta Benini e il suo libro Senza tabù
Violeta Benini e le illustrazioni di Enrica Mannari. Foto Angela Panetta Frontera

Il testo poi è crossmediale, il glossario è consultabile sul tuo sito grazie alla presenza di un QrCode. La tua divulvazione deve molto in termini di efficacia all’uso che fai dei social e del loro linguaggio. Riesci a intercettare anche così quelli che sono i dubbi e gli interessi di chi sia avvicina ai temi del corpo e del piacere? Siamo interessati ad avere da te un’analisi sulla comunicazione scientifica pop e diretta.

L’idea originale era quella di inserire nel mio sito dei form per le domande così da mantenere un dialogo e un costante aggiornamento delle pagine dedicate al libro. Ci stiamo lavorando con le persone che hanno realizzato il mio sito e spero che riusciremo a trovare presto una soluzione pratica e semplice. Sicuramente terrò aggiornate quelle pagine con le domande che mi arriveranno da Instagram, il social che uso maggiormente.
Mi piacerebbe che arrivassero domande sui dubbi o richieste di aggiungere termini al glossario, che si possa creare un dialogo con chi legge il libro “di carta” così come si crea con le persone che mi seguono sui social.

Violeta Benini e il suo libro Senza tabù
Violeta Benini con Il Gioco.Foto Angela Panetta Frontera

Dal tuo sito è scaricabile un gioco legato al testo. Basta iscriversi alla tua newsletter (CLICCA QUI). Parlaci di questo progetto.

I giochi sono molto presenti nella mia vita da “educatrice”. Ho iniziato a inventare giochi quando ero capo scout e così ho fatto anche per la mia tesi creando un gioco per parlare del travaglio sulle false righe del gioco dell’oca.
Per lanciare uno dei miei video corsi sul piacere femminile stavo pensando al “gioco dell’Ocasmo”, dove il percorso portava a scoprire il proprio piacere. E l’idea di creare un gioco educativo è venuta da questo gioco. Inizialmente era pensato solo per gli influencer ed è per questo che è stata una edizione limitata. Solo dopo ci siamo accorte che era invece un gioco molto utile ed interessante, così lo abbiamo reso disponibile gratuitamente a tutte le persone. A posteriori mi son resa conto che può essere quel pezzo mancante che può portare una famiglia a parlare di sessualità mettendo da parte i tabù: con la scusa del gioco abbinato al libro una famiglia può affrontare così tanti temi riducendo quell’alone di vergogna che spesso può capitare se ci si mette a parlare di anatomia dei genitali, orientamenti sessuali o del piacere in generale.

 

Contatti
Sito: violetabenini.it
Sito: viologica.com
Instagram: @violetabenini
Facebook: VioletaBeniniDivulvatrice

 

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