Un modo fantastico di vedere la realtà – Intervista a Sophia Weisstub

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” Il corpo è la casa dell’anima. La sessualità e l’erotismo giocano un ruolo fondamentale nella nostra esperienza di vita, fisica e spirituale. Vorrei che sempre più persone si sentissero a loro agio nel vivere la sessualità, piuttosto che vederla come un tabù”. Sophia Weisstub

 

Sophia Weisstub, queef magazine, t-squirt, erotismo, erotic art
© Sophia Weisstub

Sophia Weisstub ha 25 anni ed è un’artista multimediale autodidatta, che abita a Tel Aviv. Le sue opere spaziano tra dipinti, disegni, fotografie, collage, installazioni, video art e animazioni. Negli ultimi due anni Sophia ha esibito le sue creazioni in diverse mostre, sia personali che collettive. Il suo lavoro è prevalentemente concettuale e offre una visione originale e individuale sulla vita quotidiana, le relazioni, l’arte e la società in cui viviamo. Il suo punto di vista è unico, audace, emotivo e inaspettato. Riesce a cambiare il modo in cui si guarda un oggetto, un luogo. Così delle labbra diventano vagina, dei piedi dinosauri, le ciglia una criniera di un cavallo e così fino all’infinito. Perché infinita è la sua fantasia. Spazio ora ai suoi lavori e alle sue parole, conosciamo insieme un’artista unica. Buona lettura.

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Sophia Weisstub

 

Domanda.Sophia, grazie mille per averci concesso questa intervista, e complimenti per tutti i tuoi lavori. Collage, disegni, manipolazioni di immagini, qualsiasi cosa fai è unico. Quando hai iniziato ad esprimerti in maniera artistica?
Risposta.Grazie a voi! Mi sono sempre espressa grazie all’arte. Sin da quando ero piccolissima: che fosse scrivere, disegnare, scolpire o suonare. È qualcosa che mi ha sempre caratterizzato, che arriva fino ai miei primi ricordi, di quando avevo appena quattro anni. L’ho fatto e lo faccio principalmente per dare sfogo alle mie emozioni, ai miei pensieri. Quand’ero una bimba usavo qualsiasi cosa avessi a disposizione: pennarelli, matite, pastelli.

 

D.Qual è stato il tuo primo progetto artistico?
R.Era un breve filmato di animazione: Avevo 17 anni. Parlava di un ragazzo che raccontava un’esperienza di abuso, facendo parlare il suo coniglio di pezza, che era il suo migliore amico. Era realizzato con il metodo classico, quindi ho disegnato i frame a uno a uno, a mano. È stato faticoso e difficilissimo. Purtroppo non sono mai riuscita a finirlo. Chissà, magari un giorno…

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© Sophia Weisstub

D.Ci siamo innamorati di te grazie al tuo progetto in cui disegni corpi o altro su delle foto che ritraggono parte di corpo. Tramite una semplice linea nera fai diventare la lingua delle natiche, l’ugola un pene, le labbra una vagina e così via. Come ti è venuta l’idea e qual è stato il primo disegno realizzato?

R.L’idea mi è venuta sei anni fa. Stavo guardando una foto dei miei occhi chiusi e improvvisamente ho visualizzato un cavallo. le ciglia erano la sua criniera. Questa scoperta mi ha entusiasmato e l’ho condivisa con i miei amici su instagram (all’epoca i miei follower erano principalmente i miei amici). Ho disegnato la mia visione sulla foto con una penna nera, per mostrarla anche agli altri. Quello è stato il mio primo “body doodle”.

D.Il corpo, la sessualità, sono presenti in alcuni tuoi lavori. Cosa sono per te corpo-sessualità-erotismo e come credi che siano vissuti?
R.Il corpo, l’erotismo e la sensualità sono la vita stessa per me. Sono parte inscindibile dell’essere umano. Il corpo è la casa dell’anima. La sessualità e l’erotismo giocano un ruolo fondamentale nella nostra esperienza di vita, fisica e spirituale. Vorrei che sempre più persone si sentissero a loro agio nel vivere la sessualità, piuttosto che vederla come un tabù. Dovrebbero capire che è naturale e non si può nascondere questo aspetto della nostra vita. Approcciarsi a questi temi con una visione rilassata può favorire un migliore rapporto con se stessi e con gli altri.

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© Sophia Weisstub

D.Altri tuoi lavori sono una chiara critica alla società che ci circonda. Dal Cristo crocifisso nel logo Facebook alla ghigliottina a forma di telefonino. A che punto è la nostra società secondo Sophia Weisstub?
R.Da quello che vedo, si sta muovendo verso una dimensione virtuale. Molti incontri e molto del nostro tempo quotidiano si consumano su spazi digitali. Ci sono alcuni aspetti positivi, come ad esempio poter parlare con persone molto distanti, ma io sono molto preoccupata dai risvolti negativi. Isolamento, mancanza di interazione reale, anche nei confronti di chi ci sta più vicino. Lo trovo inquietante e mi rattrista che qualcuno preferisca comunicare attraverso la rete piuttosto che incontrare altra gente dal vivo. È fantastico usare i media per condividere esperienze e sentimenti, ma se questo si sostituisce alla vita o ai rapporti reali, allora può aumentare il senso di solitudine. E poi trovo fastidioso potersi nascondere dietro foto che magari sono state modificate al computer. Può alimentare sentimenti di insicurezza, scaturire l’ossessione di non essere “fighi” come gli altri e incoraggiare un approccio superficiale alla vita.

D.Vivi in Israele, una nazione dove dicono l’arte contemporanea sia molto viva. Ce lo confermi? Quali altri artisti ci consigli del tuo Paese?
R.Verissimo! La scena artistica israeliana ha molto da dire. Consiglierei di dare un occhio ai lavori di mia sorella più grande, Tchelet Weisstub, un’artista interdisciplinare che realizza installazioni teatrali. Sono fantastiche!

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© Sophia Weisstub

D.Quali sono o quali sono stati i tuoi artisti di riferimento?
R.Marcel Broodthaers, Luis Buñuel, Edvard Munch, Marina Abramović, Rene Magritte, Man Ray, Federico Fellini ,Joseph Beuys,Kansuke Yamamoto. Potrei continuare all’infinito…

 

D.Abbiamo letto un’intervista dove dichiari che se dovessi scegliere una città d’arte penseresti a Firenze. L’hai mai visitata ? Se non l’hai ancora fatto ti aspettiamo con piacere in Italia.
R.Ah, Firenze!! Che città magica. Ci sono stata qualche volta e non vedo l’ora di tornarci. Così magari possiamo incontrarci davvero!

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© Sophia Weisstub

D.Sophia, grazie ancora per il tempo che ci hai concesso, prima di salutarti un’ultima domanda sul tuo futuro. Progetti in cantiere e sogni nel cassetto?
R.Vorrei continuare a imparare, fare arte in molti altri modi. Sto lavorando a un libro da alcuni anni e un giorno mi piacerebbe pubblicarlo. Più in generale vorrei creare utilizzando una gamma più ampia di mezzi artistici, come i video magari. Il mio sogno è stare bene, vedere il mondo, ridare quello che ho ricevuto, studiare, avere una casa e riuscire a vivere con la mia arte.

 

Contatti
Facebook: facebook.com/weisstubart
Instagram: instagram.com/weisstub

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